Regolarizzazione colf e badanti, Maroni: “Nessun flop e niente proroga”

di Angela Oliva

Roberto MaroniMancano circa sei ore alla scadenza del termine ultimo per la presentazione della domanda di regolarizzazione per colf e badanti.

Secondo le prime stima la cifra, all’incirca di 275mila domande, non avrebbe raggiunto quella inizialmente prevista che si aggirava tra le 500mila e le 700mila regolarizzazioni. Il dato però sarebbe in crescita anche perché il boom è stato registrato proprio negli ultimi giorni. E’ stata la provincia di Milano, con 51mila domande, a classificarsi in testa alla classifica, a seguire la provincia di Roma con 38mila, Napoli con 27mila e Brescia con 12mila. Ucraini, marocchini, moldavi e cinesi sono le nazionalità degli immigrati che hanno fatto richiesta di regolarizzazione.

Il segretario del Prc Paolo Ferrero ha parlato della sanatoria come un fallimento del Governo: “La regolarizzazione si sta rivelando non solo un assoluto flop, ma un bluff, un vero raggiro ai danni dei cittadini extracomunitari così come dei datori di lavoro italiani e delle famiglie, anziani e disabili in prima fila, che di quelle colf e badanti hanno un estremo bisogno. Si è consolidata l’idea che il lavoro degli immigrati va bene solo se è ridotto alla stregua di quello schiavistico, dello sfruttamento brutale dell’uomo sull’uomo, esercitato senza diritti né garanzie”.

L’Asgi, l’Arci e la Cgil, invece, hanno chiesto al governo di emanare un nuovo decreto-legge che contenga la possibilità a tutti i lavoratori stranieri di regolarizzare la propria posizione; di consentire la sanatoria per gli immigrati che svolgono più rapporti di lavoro a tempo parziale e, infine, di prolungare il termine per accedere alla regolarizzazione.

Ma il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha annunciato che non ci sarà alcuna proroga: “Chi non ha usufruito della norma per la regolarizzazione ha deciso di continuare nel lavoro irregolare e sarà soggetto a sanzioni previste dalla legge”. Il ministro, inoltre, ha contestato anche chi ha parlato di flop per la regolarizzazione: “Si sono fatte stime a casaccio, chi ha parlato di 500mila, 700mila, o un milione di domande, ma la norma è stata fatta per fare emergere il lavoro nero di colf e badanti e basarsi sulle stime fatte per dire che è stato un flop è sbagliato”.

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