Napolitano: “La crisi non è finita”

di Redazione

Giorgio NapolitanoROMA. In una videoconferenza al workshop Ambrosetti di Cernobbio, presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ritiene che “la crisi non è finita ed è destinata a provocare serie conseguenze sul mercato del lavoro nei prossimi mesi”.

“È necessario – ha aggiunto facendo riferimento anche agli impegni assunti durante il recente G8 dell’Aquila – bloccare il rischio di un ritorno a pratiche che hanno comportato e causato la crisi finanziaria”.

Il capo dello Stato ha poi affrontato il tema dell’immigrazione, affermando che occorre superare i “limiti che tuttora incontra l’impegno comune europeo sull’immigrazione e anche, su un piano necessariamente distinto, la garanzia dell’inalienabile diritto di asilo di chi sia costretto a ricorrervi. Si tratta – ha aggiunto – di esprimere più volontà politica, più disponibilità alla ricerca paziente di validi punti di incontro”.

E ha parlato soprattutto del rilancio dell’Ue con la “necessità di superare la soglia di chiusura nazionale e le spinte centrifughe”, chiedendoche “l’Europa parli con una voce sola È incontestabile l’esigenza di più decisi passi avanti sull’integrazione e sull’azione comune dell’Unione europea”. Su Europa e Fondo monetario internazionale: “I Paesi europei che già oggi fanno parte dell’Fmi dovrebbero unificare le quote di cui già dispongono in seno a quella istituzione”.

L’intervento di Napolitano

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