Migranti, Onu e Ue: “No a respingimenti in Libia”

di Redazione

 ROMA. Antonio Guterres, Alto commissario Onu per i rifugiati (Unchr), lancia un forte appello all’Italia affinchè fermi i respingimenti di immigrati verso la Libia.

Il Paese governato da Gheddafi, secondo Guterres,non può garantire la protezione dei richiedenti asilo avendocondizioni di detenzione “terrificanti”.

“La nostra posizione è molto chiara.- ha detto l’Alto commissario rispondendo ai cronisti a margine del Consiglio dei ministri degli Interni Ue a Bruxelles – Non pensiamo che in Libia esistano le condizioni necessarie per garantire la protezione dei richiedenti asilo”. “La situazione attuale non lo consente”, ha aggiunto Guterres, sottolineando che in Libia “ci sono condizioni di detenzione terrificanti”.

Anche la Commissione europea torna sul tema dell’immigrazione clandestina nel mediterraneo e anch’essa sottolinea come le condizioni per la protezione dei rifugiati in Libia siano “inaccettabili”. Il commissario europeo per Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, nel corso di un conferenza stampa a Bruxelles, ha detto di contare”sull’aiuto dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, per dire ai libici che la situazione attuale non è accettabile e non può perdurare”.

Tali considerazioni vengono fatte sulla base di testimonianze di cittadini africani, in fuga dall’Eritrea, dalla Somalia, dall’Etiopia o dal Sudan, e richiedenti asilo all’Unione europea, che raccontano gli orrori vissuti nei campi libici di Misratah, Kufra e di Garaboulli.

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