Meredith, la Corte respinge richieste della difesa Sollecito

di Redazione

da sin. Knox, Sollecito e KercherPERUGIA. La corte d’assise di Perugia ridà il via al processo sull’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa la notte di Halloween del 2007 all’interno del suo appartamento.

Non sarà dichiarata nulla la richiesta di rinvio a giudizio e non sarà annullato il decreto che dispone il processo, come pure alcuni atti, così come era stato chiesto dagli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, difensori di Sollecito, ai quali si erano associati i legali di Amanda Knox, Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova.

I giudicihanno rilevato che l’attività a cui si sono riferiti i legali del giovane ha avuto carattere di accertamento tecnico irripetibile alla presenza dei consulenti e che quindi “non c’è stata lesione del diritto di difesa”.

L’avvocato Bongiorno, depositando anche una memoria, aveva sottolineato la lesione del diritto di difesa in relazione all’esame del Dna attribuito a Sollecito. In particolare, in relazione alla mancanza di dati e della descrizione di procedure con le quali la biologa della polizia scientifica Patrizia Stefanoni ha identificato e quantificato le tracce biologiche.

La difesa della Knox aveva sollevato, inoltre, la questione dell’attribuzione alla vittima del Dna trovato sul coltello considerato l’arma del delitto. Di “eccezioni totalmente infondate” aveva parlato il pm Comodi, secondo la quale “non esiste una nullità assoluta degli atti”. Lo stesso aveva fatto il legale della famiglia Kercher, Francesco Maresca. “I consulenti delle difese – aveva affermato – hanno partecipato allo svolgimento degli esami di laboratorio senza fare alcuna osservazione”.

Intanto, è attesa la deposizione del medico legale Adriano Tagliabracci, consulente della difesadi Sollecito,che si è occupato, in particolare, degli accertamenti relativi al Dna. La deposizione di Tagliabracci era stata interrotta durante l’ultima udienza dopo che la Corte d’Assise, su richiesta della difesa del giovane studente, aveva disposto il deposito di tutti gli atti relativi alle analisi di laboratorio svolte dalla polizia scientifica.

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