Lecce, scacco alla Sacra Corona Unita: 38 arresti

di Redazione

carabinieriLECCE. Vasta operazione della polizia e dei carabinieri del Ros di Lecce che hanno arrestato 38 persone considerate capiclan e gregari della Sacra Corona Unita salentina.

Le indagini della squadra mobile di Lecce e del Ros, avviate nel 2002 ed incentrate sui clan dominanti della frangia vincente della Sacra corona unita attivi nel Salento, hanno consentito di ricostruire gli autori e i mandanti di oltre 18 omicidi e 10 tentati omicidi commessi nell’ambito della guerra di mafia tra i clan De Tommasi e Tornese, e successivamente anche tra i membri dello stesso clan De Tommasi. Al seguito di questa spaccatura si verificò uno scontro tra il gruppo Toma-Cerfeda e quello Pellegrino-Presta-Vincenti.
Nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate ai boss Giovanni De Tommasi, Mario e Angelo Tornese, Salvatore Rizzo, Bruno e Remo De Matteis, Claudio Conte e Marcello Dell’Anna.
Tra gli omicidi quello di Italo Pinto (1987), Luigi Scalinci, Antonio Palazzo, Valerio Colazzo, Giuseppe Quarta, Ivo De Tommasi, Piero Colapietro, Giovanni Corigliano, Donato Erpete, Francesco Calcagnile (tutti avvenuti nel 1989), di Maurizio Petrini (1990), Ugo Causio, Romolo Morello (1991), Roberto Valentini (1992), il duplice omicidio di Vincenzo Martena e Paolo Spada e quello di Giuseppe Nacci (1993), di Ennio Zollino (1996), Antonio Filieri (1997).

L’operazione, denominata “Maciste”,rappresenta la prosecuzione di due attività investigative che hanno generato nel 2005 e 2006 diversi provvedimenti di custodia cautelare. In particolare nel luglio 2005 la sezione del gip del Tribunale di Lecce emise un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Salvatore Caramuscio e di altre 12 persone, in relazione ad alcuni omicidi (Roberto Scippa nel 2001, William Vincenti e Andrea Pisanel 2002), tentati omicidi, e una tentata estorsione nell’ambito dello scontro armato tra i gruppi rivali.

Nel giugno 2006, sempre il gip del Tribunale di Lecce, emise un’altra ordinanza cauteare in carcere a carico di Oronzo Cagnazzo e di altre 7 persone nell’ambito delle indagini della stessa guerra di mafia comprendente un duplice omicidio di Cosimo Conversano e Gianfranco Fantastico nel 1999 e quello di Giuseppe Ricciardi, nel 1999, e il duplice omicidio di Fabrice Negro e Antonio Della Bona nel 2001, oltre che di tentati omicidi, un sequestro di persona, due attentati dinamitardi a una società sportiva e a un negozio, lo Stockhouse di Dario Toma.

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