La Gelmini contestata a Nisida: costretta ad arrivare “via mare”

di Redazione

Mariastella GelminiNAPOLI. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, è giunta a Nisida,in visita al carcere minorile,per inaugurare l’anno scolastico con i ragazzi dell’istituto penale.

La Gelmini èarrivata via mare, per non incappare nella protesta degli insegnanti precari che hanno bloccato il pontile che collega l’isolotto con la terra ferma.

“Il ministro ha scelto la location più comoda per inaugurare l’anno scolastico, ha paura del confronto” grida dal megafono un’insegnante precaria arrabbiata per il trattamento che il governo sta riservando ai senza cattedra. Assieme agli insegnanti protestano anche alcuni genitori, qualcuno accompagnato dai figli, per i tagli al tempo pieno.

“Il tempo pieno in Campania è riservato ad appena il 2% degli alunni”, spiega una mamma, e, aggiunge un’insegnante ci sono 8.000 tagli tra docenti e Ata (Ausiliari tecnici amministrativi). Oltre agli striscioni che riportano le 13 domande che i precari della Campania hanno rivolto nei giorni scorsi al governo, prima fra tutte quella di confrontarsi con il personale, sventolano bandiere della Slc-Cgil e del Coordinamento precari della scuola. Un gruppo di insegnanti indossa magliette dove la parola precari diventa l’acronimo per “professionisti, radiati, cancellati, annullati, raggirati, ignorati”.

Tra i manifestanti anche un gruppo di genitori di alunni disabili che sorregge un enorme cartello che dice chiaramente “No alle classi differenziali”.

Dopo aver parlato con i giornalisti, i manifestanti – tra loro anche i genitori dei bambini che frequentano la scuola materna ed elementare Madonna Assunta che da giorni stanno occupando la sede della municipalità a Bagnoli – hanno aperto un varco per lasciare passare il pullman con i giornalisti.

Il Ministro Gelmini, durante l’intervento presso il carcere minorile di Nisida, ha accusato alcuni professori di essere troppo schierati politicamente: “Chi fa politica deve farlo fuori dagli edifici scolatici. – accusa la Gelmini – Si tratta di una minoranza che piega la scuola ai suoi interessi di parte. Alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoranza, disattendono l’attuazione delle riforme tentando di mantenere il modulo anche se il modulo è stato abolito con il passaggio al maestro unico prevalente”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico