Berlusconi e il lapsus su Tangentopoli

di Redazione

Silvio Berlusconi MILANO. “Tangentopoli è una cosa del passato? Vediamo. A Bari c’è aperta un’inchiesta interessante. Mi sono stancato di prenderle soltanto”.

E’ con questa battuta il premier Silvio Berlusconi si è “ripreso” da un lapsus durante il suo intervento alla Fiera del Tessile Milano Unica. In un passaggio dedicato al post-terremoto in Abruzzo ha detto “tangentopoli” anziché “tendopoli”. Accortosi del brusio della platea, e quindi dell’errore,ne ha approfittato per lanciare un nuovo attacco alla magistratura. “È follia pura – ha aggiunto – che ci siano frammenti di Procura che da Palermo a Milano guardano ancora a fatti del ’92, del ’93, del ’94. Mi fa male che queste persone pagate dal pubblico fanno queste cose per congiurare contro di noi che lavoriamo per il bene del Paese”.

“Tendopoli” o “Tangentopoli”?!?

Il presidente del Consiglio è poi tornato sul tema della libertà di stampa, rispondendo a chi lo ritiene un dittatore: “Un dittatore di solito prima attua la censura e poi chiude i giornali. In questi giorni in Italia si è dimostrato che c’è stata la libertà di mistificare, calunniare e diffamare. Questa non è una dittatura”.Ed ha elencato le cose fatte dal suo governo, ironizzando anche con coloro che diffondono notizie sul suo stato di salute. “Queste – ha detto Berlusconi – sono tutte le cose che ho fatto per il governo e Repubblica dice che sono malato. Figuratevi cosa avrei fatto se fossi sano”.”Ci attaccano come tori inferociti, – ha continuato – qui c’è un torero che non ha paura di nessuno, fate i toreri anche voi. Questo è un governo che fa squadra con gli imprenditori e a capo di questo governo c’è un imprenditore”.

Nel lungo passaggio sulla crisi economica, Berlusconi ha rivolto un appello al mondo della politica, colpevole a suo dire di dare “in questo momento un segnale disastroso: tutti contro tutti. È necessario fare squadra per superare la crisi”. Ma confermato che ci sono segnali di ripresa: “Lo hanno detto Obama, il Fondo monetario e la Commissione Europea. Ci sono segnali di ripresa e dietro c’è l’uomo, l’imprenditore, il politico intelligente e la voglia di mettere da parte tutto ciò che fa paura. È necessario mettere da parte ogni contrasto per uscire definitivamente dalla crisi”.

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