Berlusconi compie 73 anni: “Chiamatemi più spesso, mi sento solo”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. “Chiamatemi più spesso, perché così mi sento meno solo…”. Nel giorno in cui compie 73 anni il premier Silvio Berlusconilancia la battuta, in collegamento telefonico, nella trasmissione di Raiuno “Unomattina”.

Battute a parte, il presidente del Consiglio ha parlato di politica. In particolare della crisi economica: “Il nostro paese ha saputo reagire meglio degli altri alla crisi. Ora ci sono le condizioni per riprendere il cammino verso lo sviluppo”, ha detto Berlusconi, ribadendo la bontà delle misure prese dal governo e ricordando che con l’approvazione di una finanziaria triennale già dallo scorso anno sono state poste le premesse per affrontare le difficoltà degli ultimi 12 mesi mettendo in sicurezza i conti pubblici. Berlusconi ha quindi sottolineato che “nessun cittadino sarà lasciato solo” nelle difficoltà. L’Italia ha già posto il problema alle recenti riunioni del G8, G14 e G20. “La comunità internazionale – avverte il presidente del Consiglio – deve intervenire per non rendere più possibili speculazioni, che si sono verificate e continuano a verificarsi, sul petrolio, le materie prime e i generi di prima necessità. Lo Stato non lascerà indietro nessuno, ma sarà sentito come amico e non oppressore”. La speculazione, sottolinea il premier, in questo periodo “ha determinato crisi gravissime, soprattutto nei Paesi più poveri”.

Poi la ricostruzionein Abruzzo dopo il devastante sisma del 6 aprile scorso.Berlusconi ha ricordato che oggi al L’Aquila consegnerà 400 appartamenti ai terremotati. “Stiamo riuscendo nel miracolo di costruire una città per 30mila abitanti in meno 5 mesi: oggi daremo i primi 400 appartamenti, poi ne consegneremo altri 4mila”.Ha poispiegato che “il ministro Bondi è quotidianamente in contatto con i ministri dei Governi che si sono impegnati nella ricostruzione per rendere operativi gli impegni assunti dai leader del G8 e del G14. Servirà più tempo, ma sono sicuro che gli edifici storici e le chiese torneranno come prima e forse anche più belli. Il riferimento è agli impegni assunti da leader politici esteri che hanno “adottato” alcuni edifici storici a L’Aquila e danneggiati dal terremoto.

Parlando di politica estera, il premier ha commentato lavittoria di Angela Merkel in Germania. “La vittoria – h adetto Berlusconi – delle proposte liberali della grande famiglia della libertà e della democrazia che è il partito del Ppe di cui anche noi facciamo parte. E’ l’auspicio che si possa portare in tutti i paesi europei la politica del libero mercato e lo Stato vicino ai cittadini che è parte della nostra filosofia, quella dell’economia sociale di mercato che noi stiamo portando avanti e che ora la Merkel porterà avanti con un altro alleato, non più la Spd ma i liberali”.

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