Anm replica a Brunetta: “Non sa di cosa parla. E’ facile insultare”

di Angela Oliva

Luca PalamaraROMA. Continua il botta e risposta tra il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e l’Associazione nazionale dei Magistrati.

La questione sul sindacato delle toghe di è infiammata e alle accuse di Brunetta sulla produttività dei giudici risponde il presidente dell’Anm Luca Palamara che ha affermato: “Brunetta non sa di cosa parla. E’ stato proprio il governo, l’anno scorso a tagliare drasticamente gli organici del personale degli uffici giudiziari. Recenti circolari del governo chiedono poi ai magistrati di non fissare udienze pomeridiane per l’impossibilità di assicurare la presenza e la retribuzione del personale di cancelleria in orario straordinario. Evidentemente è più facile insultare e fare propaganda, che assumersi la responsabilità del proprio operato”.

Ad innescare la polemica era stato proprio Brunetta che lunedì, durante la presentazione del libro di Stefano Livadiotti dal titolo: ‘Magistrati. L’ultracasta’, aveva accusato l’Anm di essere un mostro: “Anm è un mostro. Penso anche per i magistrati ad un badge che controlli le presenze e la produttività. I magistrati sono servitori dello Stato come tutti gli altri, forse si sono montati un po’ la testa. Al Tribunale di Roma mi hanno detto che alle 14 non c’è nessuno”.

Immediata la replica del vicepresidente dall’Associazione Gioacchino Natoli, anch’egli presente all’evento: “Questo succede perché un suo collega di governo ha tagliato gli stanziamenti per gli straordinari”.

Ma il Ministro seccato replicò a Natoli accusandolo di sostenere il falso: “Lei dice cose non vere. L’Anm determina, al netto dei membri laici, la composizione dell’organo di governo autonomo che è il Csm. Quindi, tutti i problemi legati all’autonomia della magistratura vengono determinati per via sindacale. Tagliato questo cordone, anche l’istituzione della giustizia tornerebbe ad essere una grande istituzione”.

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