Champions: pari tra Juve e Bayern, disastro Milan

di Redazione

LeonardoI bianconeri soffrono ma escono indenni dall’Allianz Arena, anche se a dieci minuti dalla fine hanno “rischiato” la vittoria con Iaquinta. Il Milan invece viene battuto in casa dallo Zurigo con uno splendido colpo di tacco di Tihinen.

JUVE-BAYERN MONACO 0-0.

I primi minuti sono targati Bayern. Poi la gara diventa più equilibrata, con i bianconeri che combattono su ogni pallone, mentre i tedeschi provano a fare la partita. In evidenza le due ali, Ribery più di Robben. Ed è proprio il francese ad avere sui piedi l’occasione più ghiotta del primo tempo, al 18′: slalom in area bianconera e colpo sotto di poco alto sopra la traversa difesa da Buffon. La Juve prova a reagire, ma rischia dietro. Miracoloso Diego, che compie un recupero incredibile su azione di contropiede del Bayern. Al 39′, la grande chance bianconera: Grosso crossa da sinistra, Trezeguet si avventa sul pallone e in girata spedisce alto. Alla fine del primo tempo esce Robben ed entra Olic.

all’inizio della ripresa stesso copione. Il Bayern prova ad attaccare, la Juve si difende e riparte. Al 60′ Ferrara fa uscire Diego: al suo posto Poulsen. Al 65′ Iaquinta, pressando Van Buyten, recupera un pallone che riesce a colpire in girata: palla alta. Nuova sostituzione Juve al 74′: esce Trezeguet ed entra Amauri. Ma è ancora Iaquinta a sfiorare il gol del vantaggio: l’attaccante difende palla spalle alla porta, poi si gira improvvisamente. Il tiro finisce a lato di pochissimo e la partita termina 0-0.

MILAN-ZURIGO 0-1

Lo Zurigo, che due settimane fa era stato travolto in casa 5-2 dal Real Madrid, espugna 1-0 San Siro e allunga la crisi del Milan, squadra irriconoscibile e in grande imbarazzo, così come domenica in campionato con il Bari. Non è bastato stavolta ai rossoneri nemmeno ascoltare la musichetta della Champions, la partita l’ha decisa un 33enne difensore finlandese, Hannu Tihinen, che gioca sempre con la fascia in fronte e che si è inventato un fantastico gol di tacco al volo su calcio d’angolo (alla Roberto e Amantino Mancini).

Leonardo si affida a Inzaghi in avanti con Pato e Seedorf a supporto. Restano fuori Ronaldinho e Gattuso (a centrocampo c’è Flamini), in panchina anche Zambrotta. Debutta in Champions Abate e si fa subito vivo con un insidioso tiro cross. Ma il Milan non fa in tempo a organizzarsi che va sotto: sugli sviluppi di un angolo, il difensore finlandese Hannu Tininen si inventa un fantastico gol di tacco sul primo palo. Un numerone, per dirla alla Win for Life. Clamoroso a San Siro. Clamoroso così come l’errore di Inzaghi, che ha l’occasione immediata per pareggiare e invece spreca da due passi. Impreciso in fase conclusiva anche Seedorf, ma il Milan fa fatica a reagire e rischia. Tantissimo. Margairaz lo grazia una volta, Djuric in un paio di occasioni, Okonkwo chiede il rigore per una spinta di Flamini. Alla fine del primo tempo il Milan esce fra i fischi assordanti di San Siro.

Nel secondo tempo Leonardo si ripresenta con Ronaldinho e Zambrotta al posto di Flamini e Seedorf. Il Milan è più convinto e preme, anche se perde Nesta (dolore alla schiena, al suo posto Onyewu). Ronaldinho è pimpante e inventa una grande palla per Pato, che spreca solo davanti al portiere. Inzaghi è sfortunato quando si vede respingere una girata a colpo sicuro sulla linea. Lo Zurigo soffre, ma in contropiede ha la palla per chiudere la partita: un grande Storari salva su Margairaz. Nel finale il Milan gioca il tutto per tutto: Ambrosini fa l’attaccante aggiunto e scheggia il palo, Zambrotta lo centra in pieno al 95′. Non c’è niente da fare, vince lo Zurigo. San Siro fischia, è notte fonda per il Milan e per Leonardo.

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