San Cipriano, non fu camorra: governo rivuole i soldi dal Comune

di Antonio Taglialatela

Municipio di San CiprianoSAN CIPRIANO. Il governo centrale ha chiesto la restituzione dei due milioni di euro assegnati e liquidati al Comune di San Cipriano a seguito dello scioglimento dell’amministrazione comunale ordinaria e della nomina della terna commissariale.

La vicenda nasce dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione camorristica facendo venir meno, ad avviso del Ministero dell’Interno, la motivazione e la causa dell’assegnazione della somma. Il rientro dell’importo, però, metterebbe in crisi sia l’attuale amministrazione commissariale sia la prossima amministrazione ordinaria che verrà eletta dai cittadini di San Cipriano.

Sul caso interviene l’avvocato Francesco Martino, storico esponente socialista dell’agro aversano: “In tutto ciò sono determinanti le modalità e le finalità dell’impegno finanziario e della spesa fatta con i fondi in questione. Ciò lo si può rilevare da una verifica analitica e specifica sull’uso dell’importo da parte dell’amministrazione comunale tenuta dalla terna commissariale. Nel caso, il che dovrebbe essere certo, dalla verifica emergesse che l’importo è stato speso solo per importanti ed urgentissimi compiti di istituto fondamentali per la funzionalità dell’amministrazione, sarà possibile mettere in cantiere una specifica e serena attività tesa, anche con la partecipazione della popolazione locale che darà, ricorrendone gli elementi, conto dell’attività svolta dai commissari, a richiedere il congelamento della richiesta ministeriale. Si sta già dando un contributo fondamentale. Resta la verifica dell’uso fatto dell’importo assegnato. La soluzione – aggiunge Martino – potrebbe anche evitare il pregiudizio che deriverebbe alla prossima amministrazione comunale ordinaria, che, certamente farà dimenticare l’amministrazione commissariale motivata da infiltrazione camorristica, motivazione che di fatto ha mortificato e mortifica i cittadini. La popolazione di San Cipriano ha subito un grave colpo alla sua immagine, anche perché ciò si aggiunge ai pregiudizi che immotivatamente si nutrono nei confronti dei cittadini di alcuni comuni dell’agro aversano. I sanciprianesi, – conclude l’avvocato – al di là di ogni configurazione politica, con le opportune candidature, sapranno certamente ed ulteriormente riscattarsi con le prossime elezioni”.

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