Poste, Schiavone segnala i disservizi

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Dopo quelli riguardanti i rifiuti, ora il consigliere di opposizione di “Alba Nuova”, Vincenzo Schiavone, segnala i disservizi che i cittadini subiscono presso l’ufficio postale cittadino.

“In questi giorni – spiega Schiavone – ho avuto modo di osservare che cosa succede nell’ufficio postale e sono giunto alla conclusione che tutti noi cittadini casalesi siamo potenzialmente candidati a subire un qualche disservizio. Infatti, mi sono recato personalmente nell’ufficio postale per effettuare una semplicissima raccomandata, il primo problema che ho dovuto affrontare è stato il parcheggio inesistente, riuscendo a parcheggiare solo dopo una decina di minuti, sono sceso dall’auto e appena sono entrato all’interno della ‘posta’, ho ritirato lo scontrino che mi ha prospettato una lunghissima attesa, visto che superava di diverse unità il numero presente sul display, tutto perché il servizio di raccomandate è svolto da un solo sportello. Aspettando che arrivasse il mio turno ho potuto osservare che cosa succedeva agli altri sportelli che dovrebbero essere cinque, ma in realtà ne funzionavano solo due e ogni tanto capitava che uno di essi fosse chiuso perché il cassiere si doveva assentare o si doveva allontanare insieme ad un amico o ad un parente causando un’enorme attesa e un grande disagio, allora mi chiedo:è possibile che un cittadino casalese deve spendere un tempo che va da una a due ore di attesa per effettuare un ‘versamento’ o la spedizione di una semplice raccomandata o una qualsiasi altra operazione postale? Ma il servizio che richiediamo all’ufficio postale ci viene fornito gratuitamente dalla bontà d’animo di qualcuno o lo paghiamo profumatamente (ultimamente vi è stato anche un ingiustificato aumento dei prezzi di oltre il 15%) e quindi ci spetta di diritto? Cari cittadini, questo è quello che succede in un giorno di normale funzionamento dell’Ufficio Postale Centrale di ‘Piazza Barone’, ma nei giorni cruciali del pagamento delle pensioni o degli stipendi si assiste a delle scene che hanno del raccapricciante, infatti si possono definire di ‘guerriglia urbana’, si formano file interminabili, che partono dal marciapiede antistante e molto spesso hanno l’aspetto più di vere e proprie resse, che in qualche occasione si sono trasformate in liti. Ovviamente, c’è poco da dire sulla succursale dell’ufficio postale che si trova nel rione Villa, piccolo (solo due sportelli), inadeguato e mal funzionante. Inoltre vi è l’obbligo di ricordare a tutti che le Poste Italiane oggi non svolgono più solo normali operazioni di posta, ma si sono sostituite a veri e propri istituti bancari, svolgendone gli stessi servizi. A questo punto, è abbastanza chiaro che per Casal di Principe, un paese di circa 22mila abitanti e di enorme estensione territoriale, non è sufficiente una Posta Centrale e lo sportello della Succursale, senza voler ricordare che spessissimo vi è anche carenza di personale che non garantisce l’apertura di tutti gli sportelli. Tale disservizio incide nell’ambito spazio-temporale per perdita di tempo eccessivo in proporzione all’attività da svolgere e per percorrenza per raggiungere gli uffici ubicati in zone non strategiche”.

“Sarebbe opportuno – conclude Schiavone – che la nostra amministrazione comunale si facesse carico di richiedere formalmente alle Poste Italiane spa, l’apertura di ulteriori uffici dislocati in maniera più adatta alla conformazione del territorio per avere almeno un ufficio per quartiere, così da rendere più agevole ai cittadini di Casale il ‘costoso’ servizio”.

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