Ischia, ancora fiamme nel Bosco della Maddalena

di Redazione

 ISCHIA. Dopo il primo e spaventoso incendio divampato il 23 agosto scorso e quello più recente del 3 settembre, si sperava che le fiamme dessero finalmente tregua alla stupenda, impareggiabile e lussureggiante pineta “Bosco della Maddalena” …

… che parte dal Comune di Casamicciola e si estende sino a quello di Barano passando per il Comune di Ischia. Macché! Proprio nel punto in cui si era verificato il primo incendio di fine agosto e che con grande difficoltà fu spento dopo ore e ore di duro lavoro grazie anche al provvidenziale intervento degli elicotteri antincendio e di un Erickson Air Crane S-64, stasera lunedì 7 settembre intorno alle ore 20,00 circa, le fiamme sono nuovamente comparse dando vita a un triste spettacolo di fuoco che era ben visibile dal porto d’Ischia e da lontanissima distanza.

Le fiamme alimentate dal forte vento fanno paura perché molto vicine ad alcune abitazioni di cui, nelle immagini che vedete scorrere in sovraimpressione, si notano le luci accese. La zona dell’incendio affaccia sulla popolosa e popolare via Quercia la caratteristica stradina collinare che dal porto d’Ischia porta al Comune di Casamicciola Terme. Con le telecamere di Pciml-Tv ci siamo avvicinati quanto è più possibile al punto dell’incendio. La puzza di bruciato è tremenda, il calore quasi insopportabile e gli scricchiolii degli alberi colpiti dalle fiamme danno la dimensione reale del nuovo dramma che sta nuovamente colpendo uno degli ultimi polmoni verdi dell’isola d’Ischia.

Sul posto sono immediatamente giunti i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e gli uomini della Guardia Forestale che stanno cercando di circoscrivere le fiamme dopo che da ieri sera e per tutta la giornata di oggi, erano stati impegnati a spegnere spaventosi incendi che si sono sviluppati in mezza Isola e precisamente nei Comuni di Forio, Serrara Fontana e Casamicciola Terme e nelle Frazioni di Panza, Succhivo e Sant’Angelo. Un escalation di incendi, quelli sviluppatisi sull’isola Verde, senza precedenti e taluni di essi potrebbero anche essere di natura dolosa visto che si stanno sviluppando nelle ore serali e soprattutto in giorni in cui l’afosa calura estiva è ormai passata. Chiediamo alla Istituzioni preposte di indagare a tutto campo per individuare eventuali responsabilità, perché il patrimonio ambientale della nostra Isola non può continuare a subire una simile distruzione.

Se lo Stato italiano, attraverso le sue Istituzioni competenti, vuole concretamente difendere la nostra terra dagli incendi dolosi e non, deve immediatamente provvedere al ripristino della sentieristica e a far pulire e bonificare le nostre colline cosa che, ad esempio, non si sta facendo con la pineta “Bosco della Maddalena” nuovamente andata a fuoco stasera e che nei giorni scorsi abbiamo scoperto essere vergognosamente preda di cumuli di rifiuti e di sterpaglie proprio al suo ingresso lato Castglione, dove nel recente passato si è tentato di costruire ex novo, nonostante mancassero la necessaria variante al piano regolatore e il permesso a costruire, la Caserma Forestale dello Stato per la quale si sarebbero dovuti abbattere decine di pini e se sino a questo momento parte di quella pineta non è stata mortificata dall’intervento edilizio, è solo grazie alla coraggiosa e determinata battaglia politica e sociale portata avanti dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato dal Segretario generale Domenico Savio che continua a chiedere che la localizzazione dell’importante Caserma avvenga altrove. In merito è di queste ore la notizia che la Sopraintendenza ai Beni Ambientali di Napoli ha espresso nuovamente il suo no alla costruzione della Caserma Forestale nel “Bosco della Maddalena”.

Una presa di posizione che conferma la giustezza della battaglia del Pciml e con la quale ci auguriamo che gli enti interessati la smettano di insistere a voler costruire la Caserma del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato dell’isola d’Ischia in quella pineta. Lo Stato anziché pianificare il sacrificio di parte della “Pineta Bosco della Maddalena”, pensi esclusivamente a farla ripulire dalle sterpaglie e dai rifiuti, a farla bonificare e a curare gli ancora pochi pini malati prima che la marchellina ellenica si estenda lungo tutto questo stupendo polmone di verde distruggendone gli alberi che la caratterizzano. Inoltre il Pciml chiede con forza che in tutta Italia lo Stato, pianifichi il rimboschimento di tutte le aree distrutte negli ultimi decenni da incendi dolosi e non, questo anche come deterrente e per scoraggiare chi, eventualmente, volesse approfittare per edificare nuovi mostri legati alla speculazione edilizia affaristica e camorristica.

di Gennaro Savio (www.pcimltv.blogspot.com)

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