Europarlamento, Rivellini: “Vulesse parlà napulitano…”

di Redazione

Enzo RivelliniSTRASBURGO. L’intervento dell’eurodeputato campano del Pdl, Enzo Rivellini, durante le dichiarazioni di voto seguite alla riconferma di Barroso alla guida della Commissione Europea, si è trasformato in uno show.

“Vulesse parlà napulitano nun pe fa casino ma pe fa capì a tutta l’Europa ‘e prublemi d’o Sud”. Si, Rivellini, dopo un’introduzione in italiano, è andato al nocciolo della questione usando il dialetto…pardon…la “lingua” napoletana, come da lui stesso sottolineato.

“Presidente Barroso – ha detto Rivellini – l’aggia vutato e le chiedo d’essere ‘o Presidente ‘e tutta ll’Europa, pure d’o Sud, pecchè ‘o Sud è ‘a porta e ll’Europa e sta miezzo ‘o Mediterraneo”.

L’eurodeputato ha detto che «pure ‘o Sud ha contribuito a fà 150 miliuni ‘e cittadìni dell’est comunitarìe. Si oggì n’operaio ‘e Danzìca guaràgna 28 vote chello cà guaragnàva primma adda ringrazià pure ‘o Sud». Dunque, «o Sud ha sempe fatto ‘a parta soja in Europa”. Infine, l’avvertimento: “Ausann (usando) nà metafòra putesse dicere che ‘a nostra protèsta è comme quanno schizzichea (pioviggina), evitammo c’arriva ‘o pata pata ‘e ll’acqua (una tempesta)”.

“Ho voluto assolutamente intervenire in napoletano ed abbiamo trovato questa mediazione che ha permesso di superare i problemi tecnici che mi sono stati sollevati”, ha poi riferito Rivellini.

In una nota ufficiale il Servizio dell’interpretazione aveva comunicato che “non essendo il napoletano una lingua ufficiale del Parlamento Europeo un Suo eventuale intervento in napoletano non potrà essere interpretato nelle altre lingue, né essere pubblicato nel resoconto integrale delle discussioni, che contiene la trascrizione e la traduzione degli interventi fatti in Plenaria”.

Europarlamento, l’intervento di Rivellini

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