Strisce blu, quanto costerà parcheggiare?

di Antonio Arduino

 AVERSA. Sgombriamo il campo da ipotesi e illusioni: le strisce bianche per il parcheggio gratuito ad Aversa non sono dovute.

Innanzitutto perché il nuovo codice della strada non fissa alcun rapporto numerico fra strisce blu e strisce bianche. E perché, grazie al comma 8 dell’articolo 7 del nuovo codice della strada e alla delibera della giunta muncipale numero 157 del 10 aprile 2009, il comune di Aversa è esonerato dall’avere stalli di sosta gratuiti, delimitati da strisce bianche. Tra zone definite “area pedonale”, “a traffico limitato” e “di particolare rilevanza urbanistica, nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico”, individuate e delimitate – come dice la norma – da quella delibera di giunta, per le strisce bianche ad Aversa proprio non c’è spazio. Comunque, per aderire alla richieste dei cittadini, a fronte delle 1600 strisce blu previste dal piano parcheggi, verranno tracciate 1162 strisce bianche. Dove? Vedremo.

Intanto, dal momento che il sistema dovrebbe partire il prossimo 5 di ottobre, salvo imprevisti, c’è chi si chiede quanto costerà parcheggiare l’automobile ad Aversa. A fornire la risposta è Giuseppe Oliva, autore di due blog (http://aversaedintorni.wordpress.com, http://aversa.blogolandia.it), che invita i potenziali utenti a leggere il capitolato d’appalto del nuovo servizio collegando il suo blog direttamente all’indirizzo del comune di Aversa, cosicché non vi siano dubbi sui contenuti. Per quanto riguarda i costi, considerando che nessuno ne ha fatto cenno e chi lo ha fatto, fino ad oggi, ha parlato di cifre quasi “simboliche” annuali, il risultato è davvero “impressionante”. Non tanto per l’aumento di 50 centesimi di euro sulle attuali tariffe orarie previste in zone, per fare degli esempi, come piazza Municipio e Parco Pozzi, quanto per le tariffe fissate per gli abbonamenti definiti “agevolati” per residenti, studenti, docenti, commercianti, professionisti, dipendenti di enti pubblici e quanti esercitano l’attività professionale sul territorio comunale. Per ottenerle dovranno dimostrare di averne diritto e poi pagare una tariffa mensile, e non annuale, variabile a seconda della zona della città, divisa in quattro zone tariffarie, in cui si risiede o si esercita attività di lavoro o di studio. Il costo sarà di 35 euro mensili nella zona 1, di 20 euro nella zona 2, 25 euro nella zona 3, 30 euro nella zona 4. In pratica, un commerciante, un professionista, un docente o uno studente la cui scuola o attività lavorativa sia in piazza Municipio pagherà 35 euro mensili ma ne pagherà solo 20 al mese se è in via Salvo D’Acquisto. Sono previste eccezioni per i mezzi di polizia, mezzi di soccorso, medici in visita domiciliare, assessori e consiglieri comunali. L’abbonamento, ovviamente, non garantisce il posto auto.

A questo punto è d’obbligo domandare se l’abbonamento sarà valido solo nella zona di residenza o si potrà utilizzarlo anche in zone diverse. In quest’ultimo caso sarà necessario apporre il grattino o integrarlo, se la zona per la quale si è abbonati è a tariffa più bassa, o si correrà il rischio di vedersi bloccare l’auto con le ganasce?

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