Strisce blu, Ciaramella: “Possiamo cambiare quel che vogliamo”

di Redazione

Domenico Ciaramella AVERSA. “Una conferenza stampa chiarificatrice”. Questa la frase usata dal primo cittadino di Aversa Domenico Ciaramella in merito al tanto discusso problema delle strisce blu in città. Ed a dire il vero qualcosa, anche se molto poco è stato chiarito.

Punto primo, la divisione della città in 4 zone, ognuna identificata e suddivisa per far si che ci siano come prevede la normativa vigente aree di sosta a pagamento ed aree di sosta libere. Punto secondo, la creazione nel Parco Argo e nel Parco Coppola di un numero di strisce blu inferiori a quelle bianche, inoltre la realizzazione di strisce gialle dedicate unicamente ai residenti. Punto tre, installazione di parchimetri che stabiliscano l’esatta sosta e quindi il congruo prezzo da pagare.

Il sindaco Ciaramella ha inoltre chiarito: “Saranno provvedimenti impopolari, ma rispetto il programma elettorale portato all’attenzione dei cittadini alla mia elezione, voglio anche precisare che il capitolato d’appalto non è rigido, possiamo cambiare quel che vogliamo, purché questo non influisca sulla previsione di investimento di un milione e 200mila euro della società vincitrice della gara d’appalto”.

Ma analizziamo alcuni punti cardine partendo dalla ditta vincitrice dell’appalto, tal “Urbania Vivere la Città”, più che una ditta è un’associazione temporanea di impresa (Ati) in cui il capitale è diviso tra i soci. Spiccano tra questi soci sia il comune di Aversa che l’Icaro, la ditta che gestisce il parcheggio a pagamento in città. Ora, esiste questo capitolato che sancisce alcune cose come l’esonero del grattino a consiglieri comunali ed assessori, blocco del veicolo a mezzo di bloccaruote se sprovvisto del grattino o con lo stesso scaduto, ad un costo di 42 euro, oltre alla sanzione già prevista dal codice della strada. Inoltre, se entro le ore 20 il proprietario non è presente per lo sblocco del veicolo lo stesso potrà essere rimosso dalla società di gestione con ulteriore aggravio di spesa (articolo 17-19). Aumento ad 1,50 euro ad ora per la sosta nei pressi del municipio (articolo 6), sosta al Parco Pozzi non frazionabile al giorno di 1,50 euro compresi giorni festivi. L’articolo 7 invece stabilisce i prezzi degli abbonamenti mensili per commercianti, studenti o residenti in variabili da 20 a 35 euro, in barba alla media nazionale di 10 euro. Per non parlare di un altro insidioso ed economicamente vantaggioso affare della rimozione coatta in caso di divieto di sosta affidato naturalmente all’Ati.

La domanda ora è: ma questo capitolato d’appalto di che genere e natura è se il comune può modificarne l’assetto? Sembra improbabile, come improbabile è la scelta di “affogare” Aversa in un mare di parcheggi senza senso. Si, le aree di sosta libere esistono, ma si trovano di fatto in zone talmente depresse e lontane, alcune frequentate da tossicodipendenti, che possono creare rischi per l’incolumità degli automobilisti. Insomma, meglio investire soldi nella creazione di parcheggi multilivello o sotterranei, degni di una città, invece di continuare a giacere nel provincialismo del guadagno a scapito dei cittadini.

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