Scontro nel Pdl, il vicesindaco De Chiara replica a Marrandino

di Redazione

Nicola De ChiaraAVERSA.Francesca Marrandino farebbe bene a dimettersi da consigliere comunale piuttosto che da presidente della Commissione Cultura, visto che manca dai banchi del Consiglio non ricordo neanche da quante consecutive sedute”.

Parole dure quelle del vicesindaco e assessore alla Cultura, Nicola De Chiara, dopo l’annuncio di dimissioni della Marrandino da presidente della Commissione Cultura.

“La nostra città – aggiunge De Chiara – ha bisogno di consiglieri comunali che ragionino con la propria testa, rinunciando ad essere ignobilmente manovrati da pupari ormai fin troppo noti. Come può aspirare la Marrandino a volare alto se preferisce roboanti e strumentali uscite sui giornali al legittimo e democratico confronto istituzionale? Il consigliere Marrandino non solo non va in Consiglio ma non esercita neanche la sua funzione di presidente della Commissione Cultura come dovrebbe e potrebbe. Da gennaio ad oggi, per rimanere solo circoscritti al 2009, la Marrandino ha convocato solo tredici volte la Commissione Cultura, vale a dire poco più di una volta al mese, e quasi sempre sollecitata dai consiglieri Galluccio, Tirozzi e Di Grazia, oltre che dal sottoscritto che gli ha suggerito non di rado gli argomenti da porre all’ordine del giorno. Se questo la Marrandino lo definisce ‘lavoro certosino e responsabile’ vuole dire che la stessa è mossa da altri parametri di valutazione che non il sottoscritto ma l’intera città sarebbe curiosa di conoscere. Quali suggerimenti dati dalla Marrandino in sede di Commissione Cultura sono rimasti lettera morta? Del Conservatorio ad Aversa, la Marrandino quale presidente della Commissione Cultura ne ha discusso solo con il mio predecessore, professor Coppola, salvo poi, presentare un emendamento in Consiglio comunale approvato dalla maggioranza. Ma da allora quali iniziative o adempimenti la Marrandino, in qualità di presidente della Commissione Cultura, ha posto in essere affinché l’idea si materializzasse? Vogliamo parlare della biblioteca comunale? Bene. Il sottoscritto, al suo rientro in giunta, si è immediatamente adoperato, facendo approvare dall’organo esecutivo il progetto per i lavori di adeguamento di Palazzo Gaudioso alle normative. Ma la Marrandino dovrebbe sapere bene che successivamente all’atto di giunta c’è tutta una serie di adempimenti che richiedono necessariamente dei tempi di attuazione. Perché la Marrandino vuole scaricare su altri colpe e responsabilità che gli derivano dalla sua manifesta incapacità di svolgere dei ruoli così delicati come quelli di consigliere comunale e di presidente della Commissione Cultura? Quale disegno si nasconde dietro queste continue e strumentali sue prese di posizione? Se per la Marrandino le Giornate di Primavera del Fai o le giornate di Aversa Città d’Arte o le manifestazioni di Estate ad Aversa, per citare solo alcune iniziative poste in essere dal mio assessorato, sono definibili sagre e iniziative estemporaneeè evidente che la Marrandinocerca di arrampicarsi sugli specchicon argomentazioni pretestuose e infondate”.

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