Scaringia denuncia l’Ascom per “gravissime irregolarità”

di Raffaele De Biase

Vittorio ScaringiaAVERSA. Mentre i vertici locali di Ascom Confcommercio e Confesercenti celebrano una rinnovata intesa, in vista della realizzazione di un atteso centro commerciale naturale, …

… la contrapposizione tra questi stessi vertici e il presidente del Consorzio Botteghe del Seggio nonché associato Ascom Vittorio Scaringia, giunge ai ferri corti.

La querelle, che da tempo si sviluppa tra le parti in causa sulle varie vicende che investono il commercio cittadino, da oggi in poi, infatti, andrà avanti a colpi di carte bollate e non più soltanto attraverso articoli a mezzo stampa. Questo, almeno, stando alla nota inviata, tra gli altri, anche ai media proprio da Scaringia, nella quale il presidente di Botteghe del Seggio, nella sua qualità di associato Ascom, non esita a puntare il dito contro supposte irregolarità perpetrate dalla dirigenza locale di Ascom Confcommercio.

Precisamente, in una lettera ai vertici nazionali e regionali di Ascom Confcommercio, Scaringia scrive: “In qualità di socio Ascom sono venuto a conoscenza di gravissime irregolarità perpetuate negli anni dalla delegazione Ascom Confcommercio di Aversa. Dopo le mie richieste di chiarimento alle quali non ho avuto risposta mi vedo costretto, mio malgrado, ad agire in altro modo. La seguente lettera verrà spedita a mezzo raccomandata alla sede Ascom Nazionale, Regionale e Provinciale. Contestualmente il mio avvocato adirà le opportune vie legali presentando denuncia agli organi giudiziari competenti al fine di tutelare i diritti e gli interessi miei e di tutti i soci Ascom di Aversa che per anni hanno versato le quote ad un’associazione che ha violato sistematicamente lo statuto e le più basilari regole dell’associativismo stesso”.

In particolare, Scaringia, ai vertici nazionali, regionali e provinciali di Ascom Confcommercio, chiede “la verifica sulla legittimità dall’attuale Consiglio di Amministrazione il cui mandato è scaduto il 9/5/2008 (articolo 11), la verifica sui requisiti del Presidente della delegazione anche nella sua qualità di membro della Camera di Commercio di Caserta e sui requisisti dei membri del consiglio direttivo”. Chiede, inoltre, “la verifica della retribuzione e della posizione contributiva del Direttore e della presenza della stessa nel consuntivo annuale”, e imputa “la mancata convocazione per l’intero triennio dell’Assemblea Ordinaria (articolo 19) e la mancata approvazione del consuntivo annuale per l’intero triennio da parte dell’Assemblea Ordinaria”, chiedendo verifica anche “sulla regolarità dell’elezioni del Rappresentante Provinciale della Categoria Abbigliamento svoltesi nel 2008, congelate per un anno, per poi essere annullate e ripetute nel 2009, senza che avvenissero le convocazioni secondo le modalità previste dallo statuto nazionale”.

Insomma, un fiume in piena Scaringia, che conclude il suo j’accuse minacciando di adire le vie legali se entro 15 giorni dal ricevimento della sua nota non dovesse avere risposte certe.

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