Riduzione Tarsu, i giudici accolgono ricorso di un cittadino

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Per quanto sopra, questo collegio ritiene equo ridurre del 40% il tributo richiesto”.

E’ questo il passo saliente del dispositivo della sentenza della prima sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Caserta con la quale ad un cittadino di Villa di Briano è stato riconosciuto il diritto a vedersi ridurre la tassa per lo smaltimento rifiuti solidi urbani (Tarsu) a fronte dell’emergenza rifiuti che si era venuta a creare in provincia di Caserta negli anni scorsi.

I giudici tributari (presidente Vincenzo Trione, relatore Luigi Capuozzo, terzo componente il collegio giudicante Severino Cantiello) hanno, infatti, evidenziato nella motivazione che “Il ricorrente fa rilevare, anche con articoli pubblicati su giornali (Il Mattino di Napoli, Il Corriere della Sera), che l’amministrazione comunale e la stessa Regione Campania hanno disatteso e trascurato per lungo tempo la prestazione del servizio dello smaltimento rifiuti, causando gravi disagi alla popolazione. Per quanto sopra, questo collegio ritiene equo ridurre del 40% il relativo tributo”.

Insomma, una sentenza rivoluzionaria che riconosce il diritto dei cittadini, a fronte del pagamento della tassa per lo smaltimento e la raccolta rifiuti solidi urbani, il dovere dell’ente comune di provvedervi effettivamente e con solerzia e diligenza. Fino ad ora, infatti, i giudici di viale Lamberti avevano sempre rigettato istante analoghe da parte dei contribuenti.

Un precedente, quindi, che potrebbe fare da “apripista” a migliaia di giudizi che potrebbero essere proposti dai cittadini di quei comuni maggiormente colpiti dall’emergenza rifiuti, prima fra tutti Caserta e Aversa, con gravi danni per le casse degli enti stessi. Il tributo Tarsu, infatti, è utilizzato per coprire, come prevede la legge, il costo del servizio.

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