Opg Aversa, Caputo presenta interrogazione alla Regione

di Redazione

Nicola CaputoAVERSA. “La situazione igienico sanitaria delle carceri campane è al collasso, particolarmente difficile la vita all’interno del carcere Circondariale di Santa Maria Capua Vetere e dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa che ho visitato il 14 agosto scorso”.

Secondo Nicola Caputo, vice capogruppo Pd in Consiglio Regionale. “Ci sono gravi carenze igienico sanitarie dovute, alla fatiscenza delle strutture, al sovraffollamento, alla mancanza di acqua per diverse ore al giorno, come nel caso della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, nonchè la mancanza di strumenti e misure atti a prevenire il diffondersi di infezioni”.

“La cosa che mi sembra più grave, se fosse accertata, è che i detenuti del Carcere di Santa Maria e dell’Opg di Aversa non vengono sottoposti ad esami del sangue per stabilire che non siano portatori di malattie infettive e trasmissibili, al momento del loro ingresso nell’istituto di pena. Manca o è inutilizzabile, nelle due strutture, un laboratorio per le analisi cliniche”.

“Nonostante abbia appreso con soddisfazione che, all’Opg di Aversa, dopo la mia visita è stato risolto, l’annoso, problema tecnico alla macchina radiologica che costringeva, detenuti/degenti e personale a costose e complicate traduzioni in strutture esterne all’istituto, rimangono aperte le enormi difficoltà legate alle visite specialistiche (le più frequenti, dermatologia, cardiologia e oculistica). Anche in questo caso con la conseguente traduzione all’esterno della struttura dei ricoverati, impiegando personale e risorse economiche”.

“Non è più possibile che degenti, (circa il 25% ad Aversa), rimangano in carcere mentre potrebbero iniziare un processo di reintegrazione sociale. in strutture residenziali, esterne, aperte e sotto l’autorità delle regioni così come previsto dalla legge 180/78”.“E’ una situazione di grave disagio in cui vive l’intera comunità penitenziaria. – dichiara Caputo – I detenuti, ma anche chi in queste strutture carcerarie lavora, hanno raggiunto il limite della sopportabilità”.

“Ho presentato una interrogazione consiliare all’Assessore alla Sanità, Mario Santangelo – annuncia il Consigliere Regionale – su cui ricade la responsabilità sanitaria degli istituti di pena dal1 aprile 2008, per capire se alcune di queste problematiche possano essere risolte”. “Devono essere attivate al più presto gli organismi dell’Assessorato e le altre strutture competenti – conclude Caputo – al fine di predisporre un piano di interventi per permettere a detenuti e al personale penitenziario di vivere e lavorare nel rispetto della dignità umana e in condizioni igienico sanitarie adeguate”.

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