Cristiano (Pdl) racconta il ‘mistero’ del campo sportivo

di Redazione

Gaetano CristianoTEVEROLA. “A circa tre mesi dal commissariamento del Comune di Teverola, restano ancora forti i disagi per la comunità, causati da anni di gestione politico-amministrativa a dir poco opaca”.

Lo afferma l’esponente del Pdl, Gaetano Cristiano, che cita, in particolare, la vicenda delle associazioni sportive del territorio, le quali, approssimandosi l’inizio dei tornei calcistici, hanno chiesto la disponibilità del campo sportivo comunale, al fine di poter svolgere la preparazione atletica, nonché la possibilità di usufruirne per il normale svolgimento delle partite. “Le associazioni, purtroppo, – incalza Cristiano – si sono dovute scontrare con il risultato di anni di continua gestione privatistica della cosa pubblica perpetrata dall’ex sindaco Lusini e dalla sua giunta”.

Risulta, infatti, che a seguito di apposita richiesta presentata lo scorso 7 luglio dai rappresentanti della “As Fertilia Boys” a tutt’ora non sia stato ancora possibile soddisfare la richiesta in virtù dell’impossibilità a rinvenire, da parte dei dirigenti comunali competenti, l’apposito contratto di gestione dell’impianto sportivo che a suo tempo l’amministrazione ebbe a redigere. “La cosa curiosa, però, – riferisce Cristiano – è che fino alla passata stagione tutto pareva in ordine, in quanto la struttura era regolarmente utilizzata da un’associazione sportiva di diretta emanazione della giunta, in quanto vedeva nell’assessore Sasso il suo responsabile. Non si capisce come mai, da una stagione all’altra, il quadro della situazione si sia così radicalmente modificato, rendendo la vita difficile a coloro i quali si stanno attivando per portare sul territorio uno strumento di aggregazione sociale, uno dei pochi possibili in una comunità caratterizzata dall’assoluta mancanza di spazi sociali per giovani e giovanissimi, lasciato dalle passate amministrazioni locali. Il paradosso che si sta venendo a creare è quello di ritrovarsi un cospicuo numero di persone costrette a migrare nei paesi limitrofi al fine di svolgere un’attività sportiva, senza dimenticare che sul nostro territorio il calcio è praticamente scomparso a seguito della cessione del titolo sportivo in favore del Capua, da parte della società che fino alla scorsa stagione ha rappresentato la nostra città”.

dal Corriere di Caserta, 29.08.09

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