Lite per una bella ragazza, accoltella l’amico

di Redazione

 SAN MARCELLINO. Un gioco di sguardi, una ragazza al centro e due amici che la corteggiano ai lati. È iniziata come una scommessa la contesa di una ragazza, ma è finita con un coltello a serramanico infilzato nello stomaco di uno dei due pretendenti e con l’arresto per tentato omicidio dell’altro.

Entrambi sono appena ventenni e uno di loro, la vittima, è il figlio di un ispettore di polizia. Tutti e due di famiglie cosiddette perbene. La rissa si è scatenata nel centro storico del paese, nel cuore di San Marcellino, dove vige il divieto, imposto dal sindaco, di girare in moto dopo le ore 22. Divieto non osservato dagli adolescenti.

«Era un evento del tutto prevedibile – ha spiegato ieri il primo cittadino Pasquale Carbone – avevamo discusso con i poliziotti del commissariato di Aversa e con i carabinieri di Trentola Ducenta sulla possibilità di incrementare la presenza di polizia sul territorio perché San Marcellino era un paese ad alto rischio di risse e disordini. Hanno risposto all’appello con più pattuglie in giro e la collaborazione piena con l’amministrazione, ma il problema resta». E resterà fino a quando la nuova caserma dei carabinieri non sarà inaugurata. A gennaio del nuovo anno dovrebbe diventare già operativa.

Nel frattempo il sindaco ha emesso una serie di ordinanze utili a scongiurare fenomeni di movida violenta. Quasi mai vengono rispettate. Solo un mese fa una sparatoria in pieno centro aveva riempito le pagine de quotidiani. Un ferito e un arresto anche in quel caso. I bar dell’agro aversano, di sera, sono strapieni di extracomunitari. Che spesso litigano.

Proprio ieri, infatti, i carabinieri hanno arrestato sei nigeriani per rissa – quattro donne e due uomini – a pochi chilometri da San Marcellino, in via Benedetto, a Casaluce. Sotto sequestro è finita un’ascia con la quale uno degli africani voleva ridurre a fettine un connazionale. Storia diversa quella dell’assassinio di un immigrato albanese di 27 anni, Malay Xhevair, trovato agonizzante sul ciglio della statale 7 bis, tra Santa Maria Capua Vetere e San Tammaro due giorni fa. A ucciderlo sarebbe stato un italiano: A.D., di 32 anni che al termine di una furibonda lite avrebbe accoltellato l’albanese. Oggi, per l’italiano, è prevista l’udienza di convalida da parte del gip Stefania Amodeo.

Ma mercoledì sera, nella piazza centrale di San Marcellino, le cose sono andate in modo diverso. Erano le 22 circa quando, nei pressi della chiesa, è scoppiata la rissa tra alcuni giovani in scooter. Una bella ragazza di 17 era il motivo che aveva spinto Emanuele Ronga, 21 anni, di San Marcellino, a impugnare un coltello e colpire Marco Della Corte, appena diciannovenne, allo stomaco. Dopo il ferimento, Emanuele è riuscito a scappare e a far perdere le proprie tracce, mentre in piazza si precipitavano dei passanti che hanno soccorso in tempo il ferito. Immediato il trasporto in ospedale della vittima che è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Prima di finire in sala operatoria, Marco è stato interrogato dai poliziotti di Aversa, ai quali ha fornito il nome dell’aggressore.

da “Il Mattino”, 21.08.09 (di Marilù Musto)

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