Twitter e Facebook vittime della cyberguerra russo-georgiana

di Redazione

TwitterROMA.Tra le ipotesi più accreditate in relazione all’attacco subito nel pomeriggio del 6 agosto da Twitter, e che ha coinvolto parzialmente anche Facebook e altri siti come Google e Youtube, vi è la “cyberguerra” che da mesi vede protagoniste Russa e Georgia.

Non a caso, l’attacco sarebbe partito dall’Abcasia, regione del Caucaso attualmente contesta dai due paesi ex sovietici.

Secondo alcune fonti vicine a Facebook, l’attacco era mirato in particolare ad un singolo blogger, il cui account è “Cyxymu” (nome di una città georgiana), il quale è iscritto a tutti i social network che ieri hanno ricevuto danni per oltre tre ore. L’obiettivo era “zittire” il blogger che,dopo che le sue pagine erano state rese inaccessibili,aveva scritto: “E’ un attacco contro di me e i georgiani”.

Ma, al di là della reale cause del blocco, quello che preoccupa è la vulnerabilità dei social network, soprattutto di Twitter che, rispetto agli altri che hanno “tenuto”, è andato completamente sotto. E non è la prima volta che il sito di “microblogging” non riesce a sostenere la mole di traffico. Un pericolo anche perchè il sito viene usato per dare voce a coloro che vivono in paesi dove vige la censura mediatica, vedi le “news” giunte in occasione delle ultime manifestazioni in Iran. A questo punto i governi, anziché applicare, appunto, la censura, potrebbero assoldare hacker professionisti e scatenare attacchi informatici per mettere sotto silenzio i dissidenti.

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