Soccorso un altro gommone a Lampedusa. Trovati salvagenti maltesi

di Redazione

 AGRIGENTO. Un gommone con a bordo 57 migranti eritrei è stato soccorso all’alba di lunedì da un pattugliatore della Guardia di Finanza e da una motovedetta della Guardia Costiera a circa 10 miglia a sud di Lampedusa.

Quasi tutti erano in buona salute e sono stati trasportati a Porto Empedocle, tranne uno di loro che aveva sintomi di disidratazione e ha ricevuto cure mediche, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni.

Anche in questo caso sono state le autorità maltesi a segnalare il gommone, scortato fino al limite della acque territoriali italiane dal pattugliatore P51 della Marina militare dell’isola-Stato.

Le operazioni di soccorso da parte delle motovedette italiane sono state perfino filmate dai maltesi e anche la presenza dell’unità della Valletta è stata documentata dalla Guardia di Finanza con alcune riprese video. Sul gommone gli investigatori hanno trovato alcuni giubbotti di salvataggio in uso alla Marina Militare maltese, ma il portavoce delle forze armate dell’isola, Ivan Consiglio, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione circa il ruolo di Malta nell’operazione.

Intanto, il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento, Santo Fornasier,è impegnato negli interrogatori di tre dei cinque eritrei sopravvissuti alla traversata del Canale di Sicilia cheè costata la vita ad almeno 73 migranti, secondo il raccontro dei superstiti. L’interrogatorio non riguarda il reato di immigrazione clandestina, per il quale i tre eritrei sono indagati come atto dovuto (ma che probabilmente eviteranno chiedendo asilo politico), maè relativo all’inchiesta sulla tragedia da loro raccontata. I reati ipotizzati sono di omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Procura intende anche verificare se, come riferito dagli eritrei, diverse imbarcazioni comprese unità militari di Malta abbiano effettivamente incrociato il gommone senza prestare soccorso.

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