Lettieri replica a Diretto: “Esponga i fatti alle autorità”

di Redazione

Andrea Lettieri GRICIGNANO. Il sindaco Andrea Lettieri rispedisce al mittente le accuse contenute nei giorni scorsi in una lettera inviatagli dal consigliere Luigi Diretto (e pubblicata su Pupia) con cui chiedeva spiegazioni circa le mancate risposte ad alcuni suoi quesiti, …

… tra cui la revoca del dirigente dell’area lavori pubblici ed i fondi del “campus” nei pressi della cittadella Us Navy. In una comunicazione inviata allo stesso Diretto, nonché alla stazione dei carabinieri di Gricignano e alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e consegnata alla redazione di Pupia, Lettieri così replica all’ex consigliere di maggioranza che, nel frattempo, giovedì mattina, è passato tra i banchi dell’opposizione assieme agli ex assessori Giuseppe Barbato e Andrea D’Angelo:

Iltesto integrale della lettera:

“Caro Luigi, eravamo rimasti, se almeno la memoria ancora non m’inganna, ad una formalità e cordialità di rapporti che aveva in un recente passato trovato conferma e riscontro nella Tua partecipazione all’esecutivo e dalla cui scelta fiduciaria resta ancora influenzato la mia replica al punto tale, sia per mia impostazione educativa e sia pure ancora per mio modo di essere nei rapporti interrelazionali, da continuare a mantenere la stessa impostazione, nonostante la Tua appalesata presa di distanza. Continuerò, pertanto, ad esprimermi confidenzialmente, salvo Tuo espresso diniego. Alla Tua, che si allega in copia per le Autorità in indirizzo, è d’uopo una stringata precisazione.

I nostri rapporti, rammento, come quelli di chiunque, e, in specie per quelli che prescindono dagli aspetti politico amministrativi, esulavano del tutto dalla necessità di una diffusione pubblica e/o a mezzo stampa o con qualsiasi mezzo. E’ evidente che ora più che mai avverti la necessità di rendere noto il Tuo nuovo ruolo, i compiti e le funzioni, dimenticando, però, che la competizione elettorale è terminata da tempo, mentre quella prossima è di là da venire. Ad ogni modo mi sforzo di comprendere il senso delle Tue esternazioni, la ragione delle Tue doglianze e soprattutto i fini, reconditi o meno che siano.

Non posso non evidenziarti che non ne comprendo il senso, pur avendo esperito qualsiasi sforzo nella direzione di coglierne gli aspetti essenziali. Una vacua esposizione di fatti diretta evidentemente solo a suscitare lo stupore del lettore e ad infondere allusioni, dubbi, perplessità e sospetti.

Ti invito, o meglio esorto, senza mezzi termini, a trasmettere e/o ad esporre fatti e circostanze di cui sei a conoscenza in ragione del Tuo ruolo pubblico alle competenti autorità giudiziarie, cui la presente pure è diretta per fugare ogni eventuale dubbio circa la trasparenza e la legittimità dell’azione amministrativa del sottoscritto e dell’esecutivo che rappresento, e per tutto quanto possa eventualmente occorrere.

L’obbligatorietà dell’azione penale riconosciuta nel nostro ordinamento costituisce una forma di garanzia e tutela di ognuno, ivi compreso i pubblici amministratori, e rappresenta lo strumento che di per certo dissipa qualsivoglia perplessità in ordine a fatti e circostanze da Te solo adombrate, delle quali, ripeto, ti esorto ad esporre, nella loro interezza, alla competente autorità.

Le Tue convinzioni e mezze idee, per adoperare le Tue stesse espressioni, interessano ben poco al sottoscritto e alla collettività che rappresento. Interessano, piuttosto, eventualmente tutti i fatti circostanziati di cui sei a conoscenza in ragione del Tuo ruolo istituzionale che integrano gli estremi di reato che sei tenuto ad esporre, assumendotene ogni susseguente responsabilità.

Le ignomie, i pettegolezzi i tentativi velati o meno di minare all’integrità morale non appartengono alla mia persona, e ancor più al mio ruolo pubblico che mi impone quanto testè rappresentatoTi.

In riferimento, infine, alle richieste di natura amministrativa, credo sinceramente che Tu abbia maturato e carpito abbastanza esperienze per accedere agli atti ed estrarne copia”.

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