Lockerbie, Gheddafi ringrazia Brown e la regina

di Redazione

GheddafiTRIPOLI.Il leader libico Muammar Gheddafi ha ringraziato il premier britannico Gordon Brown e la regina Elisabetta II per aver “incoraggiato” la Scozia a liberare Abdel Basset Ali Mohmet al-Megrahi, condannato per la strage nei cieli di Lockerbie del 1988, nella quale persero la vita 270 persone.

Gheddafi ha sottolineato come questo gesto contribuirà a un rafforzamento dei rapporti bilaterali: “Questo passo corrisponde all’interesse delle relazioni tra i due Paesi, e dell’amicizia personale tra me e loro”.

Affermazioni che sembrano far riferimento alla polemica esplosa dopo che il figlio di Gheddafi, Seif al-Islam, aveva rivelato che Megrahi non è stato scarcerato solo per ragioni umanitarie, ma anche in base ad una serie di “contratti per forniture di petrolio e di gas” stipulati negli anni scorsi tra la Libia e la Gran Bretagna. “In tutti i contratti commerciali con la Gran Bretagna riguardanti il petrolio o il gas (Megrahi) è sempre stato parte dei negoziati”, ha detto ieri sera il figlio di Gheddafi, in un’intervista diffusa dalla rete televisiva ‘Al Motawassit’.Notiziaimmediatamente smentita da un portavoce del ministero degli Esteri britannico: “Non cè stato nessun accordo, tutte le decisioni relative al caso Megrahi sono venute dal governo scozzese, non vi sono stati mercanteggiamenti di nessun genere con la Libia a questo riguardo”, ha detto.

Intanto, infiamma la polemica sull’accoglienza da “eroe” riservata ad al-Megrahi al suo arrivo a Tripoli. Il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, l’ha definita “un insulto”. Dagli Stati Uniti, intanto, critiche durissime alla Libia ma anche alla Gran Bretagna. Lo stesso presidente Barack Obama ha giudicato la liberazione del terrorista “un errore”, nonostante al-Megrahi sia malato terminale di cancro e non avrebbe, secondo i medici, più di tre mesi di vita.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico