E’ morto Ted Kennedy, l’ultimo della grande dinastia

di Redazione

Ted KennedyNEW YORK. Il senatore democratico Edward Kennedy, detto “Ted”, è morto a 77 anni. Era il fratello dell’ex dell’ex presidente degli Stati Uniti John Kennedy e del candidato alla presidenza Bob, entrambi morti assassinati.

“Ho il cuore spezzato”, ha commentato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. “Un capitolo importante della nostra storia si è chiuso. Il nostro Paese – ha detto Obama in un comunicato diffuso da Martha’s Vineyard, feudo proprio del clan Kennedy – ha perso un grande leader, che ha preso il testimone dei suoi fratelli caduti ed è diventato il più grande senatore degli Stati Uniti dei nostri tempi”.

Era da tempo malato di tumore al cervello e negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate, tanto da non poter partecipare, due settimane fa,al funerale della sorella Eunice Shriver Kennedy. Aveva anche scritto una disperata lettera ai vertici del suo Stato, il Massachusetts, chiedendo di essere sostituito nel suo ruolo di senatore a Washington il prima possibile, senza aspettare l’elezione suppletiva necessaria per legge. Il senatore, infaticabile sostenitore di Barack Obama, temeva infatti che la sua assenza nuocesse al partito al momento di votare la tanto discussa riforma sanitaria.

“Abbiamo perso il centro insostituibile della nostra famiglia e della luce gioiosa della nostra vita, ma l’ispirazione della sua fede, ottimismo e perseveranza vivrà nei nostri cuori per sempre”, si legge in un comunicato della famiglia citato dalla Cnn. “Ringraziamo tutti coloro che gli hanno dato assistenza nell’ultimo anno, e tutti quelli che lo hanno accompagnato nella sua incessante marcia per il progresso verso la giustizia”.

Nato a Boston il 22 febbraio 1932, ultimogenito di Joseph Kennedy e Rose Fitzgerald, cresciuto fra New York, la Florida e l’Inghilterra, Edward Moore Kennedy si laureò ad Harvard nel 1956, dopo essere stato espulso e poi riammesso per aver falsificato un esame di spagnolo. Si specializzò in legge alla University of Virginia, curando nel frattempo la campagna elettorale del fratello John, eletto presidente nel 1960. Divenuto senatore del Massachussetts nel 1962 prendendo il posto del fratello grazie a una elezione suppletiva, Ted non lascerà più l’impegno politico, venendo eletto per otto mandati consecutivi dal 1964 al 2006.

La sua storia riassume in modo emblematico quella della famiglia Kennedy, il più grande clan della politica americana, segnata da grandi trionfi così come da scandali e tragedie. Dopo l’omicidio di Jfk, il 22 novembre del 1963, e dopo averne dovuto comunicare la morte al padre, Ted si salvò nel 1964 da un incidente aereo nel quale morirono il pilota e un suo assistente. Il senatore rimase per diversi mesi in ospedale con alcune costole rotte, un polmone perforato, emorragie interne e forti dolori alla schiena che non lo abbandonarono più. Fu sempre Ted nel 1968 a pronunciare l’elogio funebre di un altro fratello ucciso, Robert, al quale era profondamente legato. Dalla scomparsa del padre, nel 1969, il più giovane dei fratelli Kennedy divenne di fatto il patriarca della famiglia, oltre che il tutore dei 13 figli dei fratelli John e Bob. Lo scandalo che però ne ha segnato indelebilmente, e forse stroncato, l’ascesa politica risale alla notte del 18 luglio 1969. Di ritorno da una festa a Chappaquiddick Island, a Martha’s Vineyard, ebbe un incidente e finì in mare con l’auto. Ted riuscì a salvarsi, lasciando però nella vettura la ragazza che era con lui, Mary Jo Kopechne. Il senatore non chiamò la polizia fino al giorno dopo, quando il corpo della donna fu ritrovato. Il 25 luglio si dichiarò colpevole di omissione di soccorso, negando però di essere ubriaco al momento dell’incidente, e fu condannato a due mesi di prigione, condanna poi sospesa. L’anno seguente Kennedy vinse nuovamente le elezioni per il Senato con il 62% dei voti. Nella sua unica corsa per la presidenza, nel 1980, venne sbaragliato durante le primarie dall’allora inquilino della Casa Bianca, Jimmy Carter.

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