Il sindaco Cappello vieta alcol ai minori di 16 anni

di Redazione

Vincenzo CappelloPIEDIMONTE. Tenendo conto che l’evidenziata nocività e pericolosità dell’abuso di alcol è ulteriormente sottolineata anche da sempre più frequenti fatti di cronaca che hanno come protagonisti dei minorenni che hanno abusato di alcol, …

… il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, in collaborazione con il consigliere delegato alle attività produttive Domenico Ferraiuolo, hanno emanato un’ordinanza che fermo restando il divieto, da parte dei pubblici esercizi, di somministrazione delle bevande alcoliche ai minori di anni 16, già previsto e punito dall’art. 689 del Codice penale, nel territorio del Comune di Piedimonte Matese fa divieto di vendere e di somministrare, a persone di età inferiore agli anni 16 bevande alcoliche di qualunque gradazione.

Tali divieti, ha precisato il sindaco Cappello, si estendono anche a tutte le miscele di bevande contenenti detti alcolici anche in quantità limitata o diluita e anche alla vendita e/o somministrazione delle suddette bevande alcoliche, effettuata in luoghi accessibili ai minorenni, a mezzo di distributori automatici che non siano dotati di sistema di lettura automatica di documenti con i dati anagrafici dell’utilizzatore o, in alternativa, qualora non vi sia presente sul posto in maniera continuativa apposito personale che possa effettuare i necessari controlli affinché le bevande alcoliche non siano vendute ai minori.

L’ordinanza arriva in un momento importante per la città di Piedimonte Matese, nel territorio cittadino va diffondendosi, soprattutto tra i giovani, l’abitudine ad abusare di sostanze alcoliche da parte di soggetti giovani e giovanissimi. Ciò è estremamente nocivo e compromette il loro stato di salute ed il loro sviluppo psicofisico e che anche il semplice uso di tali sostanze, da parte dei medesimi, non trova ragione in alcuna concreta necessità, oltre a non avere risvolti positivi da nessun punto di vista. La dimensione che sta assumendo il fenomeno del consumo di alcol tra i giovani richiede azioni concrete al fine di arginare questa piaga soprattutto tra i minorenni, i quali rappresentano una parte della popolazione particolarmente vulnerabile ai rischi legati al consumo dell’alcol.

L’ordinanza è stata dettata anche dall’esigenza che giungono frequentemente, agli organi preposti alla vigilanza, segnalazioni da parte di cittadini le quali evidenziano che i giovani, a seguito dell’assunzione delle sostanze alcoliche, si aggirano nel centro urbano causando disagi, producendo schiamazzi e danneggiamenti con compromissione della quiete pubblica, in specie nelle ore notturne, e, non infrequentemente, compiendo anche atti contrari al pubblico decoro e considerando che tali episodi, oltre a determinare una situazione di degrado ambientale, rappresentano un grave condizionamento per la qualità della vita di cui gli abitanti devono godere, anche in orario serale e notturno, nell’ambito della comunità e determinano un’evidente lesione dei fondamentali diritti alla salute, alla pubblica quiete, al riposo notturno, nonché alla sicurezza ed all’incolumità pubblica. Il consigliere Ferraiuolo ha ricordato che fermo restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle leggi in vigore, la violazione dell’ordinanza, che entrerà in vigore da lunedì 10 agosto prossimo, comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria a partire da 25 fino a 500 euro.

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