Incendio San Leucio, il Pdl interroga il sindaco

di Redazione

 CASERTA. L’incendio di San Leucio, che ha danneggiato il bosco di San Silvestro e l’Oasi del Wwf, arrivando quasi alle abitazioni, diventa anche un caso politico.

Il consigliere del Pdl, Marco Cerreto, ha annunciato che presenterà a produrre un’interrogazione al sindaco Petteruti. Cerreto, a tal proposito, commenta: “A distanza di due anni, sono di nuovo ad interrogare il sindaco, circa le enormi lacune da me già denunciate due anni fa quando un incendio analogo devastò il bosco di san Silvestro, le colline di san leucio e quelle pedemontane. Allora mi premurai di produrre due interrogazioni sottolineando come l’amministrazione comunale avesse l’obbligo di farsi parte attiva per l’attuazione del Piano Antincendi boschivi, l’Aib, obbligo di legge per la regione Campania che in base alla delibera di Giunta Regionale 972 del 6.6.08 si è dotata di un proprio piano antincendio boschivo poi rettificato il 1.8.08. Nel piano vi sono tutta una serie di obblighi da parte dei comuni, tra le altre cose disciplinati dalla legge 353/2000, che evidentemente l’amministrazione comunale non ha attuato neanche dopo le mia denunce. Si impone, infatti,c he un comune debba prevedere una serie di attività quali il decespugliamento, le asportazioni di residui colturali, debba dotarsi di un protocollo integrato con la protezione civile e predisporre nelle aree a rischio mezzi di avvistamento, quali ad esempio torrette nei punti strategici. Il tutto con fondi ricevuti dalla legge regionale n. 11/96, ma ad oggi non sappiamo come e se il Comune li abbia avuti e cosa ne abbia fatto”.

“Una cosa è certa: – conclude Cerreto – che se non fosse stato per l’intervento solerte dei volontari del Wwf dell’Oasi di San Silvestro nessuno si sarebbe accorto che le fiamme erano dopo pochi minuti già altre due metri. Ciò costituisce una presunzione di colpa da parte del comune di Caserta che nonostante sappia di essere un comune a rischio fa poco o nulla di quanto previsto per legge”.

Cerreto chiede anche se il comune di Caserta abbia mai avviato prevenzione selvicolturale e cura colturale, realizzazione porte tagliafuoco e attività di riforestazione come ad esempio ha fatto il comune limitrofo di Castel Morrone.

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