CASERTA. Lultimo colpo di mano perpetrato dalla Giunta regionale contro Caserta, con la esclusione di Terra di Lavoro dai centri commerciali naturali, …
… conferma non soltanto lassenza di quella filiera istituzionale che avrebbe dovuto garantire linterlocuzione necessaria per lo sviluppo del territorio ma la ostinata avversione di Antonio Bassolino verso
Si tratta – continua – di una condotta ben precisa, stigmatizzata ripetutamente dal leader dellUdc Domenico Zinzi con i suoi puntuali interventi tesi a denunziare lesistenza di un muro di insensibilità politica e di incomprensione eretto dal Governatore regionale per impedire la soluzione dei problemi reali avvertiti dalla opinione pubblica sul piano della crescita e dellordinato progresso civile.
I Centri commerciali naturali costituiscono una contromisura concreta al fenomeno dilagante degli outlet, che stanno decimando irrimediabilmente la struttura portante della economia locale con una contrazione allarmante delle opportunità occupazionali sia per gli operatori prossimi al pensionamento che per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro, e con listerilimento drammatico di un tessuto connettivo produttivo, fatto di professionalità e di infungibile radicamento sul territorio.
Lassenza di una adeguata referenza politico-istituzionale di Caserta in seno alla Regione Campania , dunque, ancora una volta ha messo a nudo l esistenza di una filiera soltanto di facciata, dietro la quale si annidano vere e proprie macchinazioni furbesche in danno del cittadino con linganno di impegni non mantenuti e di obiettivi fuorvianti.
La vibrata e responsabile protesta delle organizzazioni sindacali di categoria Ascom Confcommercio e Confesercenti secondo DAulisio va, pertanto, sostenuta con appropriate iniziative tese a neutralizzare qualsiasi ulteriore tentativo di isolazionismo di Caserta e del suo territorio, ferma restando la legittima aspettativa di ferme e dignitose risposte alla devastante azione bassoliniana e del Pd da parte di quanti ancora ne rappresentano la linea e limmagine politica. In difetto, dovremmo parlare di connivenze.