Caserta, un sindaco “ordina” di far cantare l’Inno a scuola

di Redazione

Giorgio MaglioccaCASERTA. “A Pignataro faremo cantare l’inno nazionale ai bambini delle scuole”. E’ quanto affermato dal sindaco di Pignataro Maggiore (Caserta)Giorgio Magliocca, esponente del Pdl.

Dopo le polemiche degli ultimi giorni scatenate dalle dichiarazioni del leader della Lega, Umberto Bossi, che poi ha corretto il tiro, l’ex capogruppo di An-Pdl alla Provincia di Caserta in mattinata ha emanato un’ordinanza che obbliga a tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio comunale che venga cantato ad ogni inizio giornata l’inno di Mameli e che in tutte le classi venga posizionata in modo visibile la bandiera italiana.

Il provvedimento sarà notificato anche al Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini,e ripercorre tutte le uscite del ministro Bossi che, secondo Magliocca, mettono in pericolo i valori della Patria e dell’Unità Nazionale. “L’idea – ha dichiarato Magliocca – mi è venuta ieri sera mentre ero con la famiglia ad un centro commerciale. Ho sentito mio figlio di quattro anni canticchiare l’inno nazionale. Ho pensato che non è vero che gli italiano non conoscono l’inno di Mameli. Ma soprattutto credo che sia necessario alimentare certi valori fin dai primi anni di scuola”.

Ma l’idea del primo cittadino è quella di estendere quest’iniziativa anche fuori dal suo territorio. “Sempre nei prossimi giorni – continua Magliocca – invierò una lettera a tutti i sindaci della Provincia di Caserta per far si che questa mia iniziativa venga presa anche nei loro comuni. Questo affinché il valore di Patria e dell’unità nazionale sia, ancora oggi, il momento di unione dei cittadini del Nord, del Sud e delle Isole”.

“I nostri bambini – conclude il sindaco – attraverso il canto dell’inno nazionale, devono continuare il cammino che hanno tracciato i nostri padri nel volere l’Italia una e sola”.

L’ordinanza del sindaco di Pignataro Maggiore
Il Sindaco
Atteso che:

In data 17 agosto u.s. tutti i quotidiani a tiratura nazionale hanno diffuso la notizia secondo la quale l’on. Umberto Bossi, attuale Ministro delle Riforme per il Federalismo, durante un comizio tenuto a Ponte di Legno, in occasione della festa della Lega, ha dichiarato le seguenti parole: “Quando cantiamo il nostro inno, il Va’ Pensiero, tutti lo cantano perché tutti conoscono le parole, non come quello italiano che nessuno conosce”;

“Derubricare”, come ha dichiarato lo stesso on. Sandro Bondi, Ministro dei Beni e delle attività Culturali, “a semplici chiacchiere estive”, le gravi e irripetibili dichiarazioni del ministro Bossi che per la forma con le quali sono state fatte hanno voluto sottolineare che la gente della Padania (elettori a cui fa riferimento in modo particolare il partito di Bossi) conosce meglio il proprio inno rispetto a quello degli italiani, come se i padani non fossero dei cittadini italiani;

che la smentita dei giorni seguenti fatta dal senatore Bossi che ha continuato a parlare del popolo Padano come se fosse un popolo diverso da quello italiano è percepito come una conferma più che come una smentita delle gravi dichiarazioni fatte il 16 agosto scorso;

non è la prima volta che il senatore Umberto Bossi si lancia in dichiarazioni che minano i valori della nostra Costituzione; in particolare, in data 21 luglio 2008, intervenendo al congresso nazionale della Liga Veneta, ha alzato il dito medio contro l’inno nazionale nel passaggio in cui dice «…e schiava di Roma Iddio la creò». Ecco il passaggio puntuale: Dice Bossi «Noi non siamo contro la perequazione tra le Regioni più ricche e quelle molto più povere ma fatta in maniera molto diversa. Ora funziona in maniera strana: chi più spende, più riceve soldi dallo Stato. Deve essere una perequazione giusta. Adesso – continua – è una truffa, è uno schifo, non dobbiamo più essere schiavi di Roma. Anche l’inno dice “l’Italia è schiava di Roma”. Toh, dico io», commenta accompagnando le parole con il gesto del dito medio alzato.

il ministro Umberto Bossi è stato condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase “Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo“, nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, “Il tricolore lo metta al cesso, signora“, nonché di aver chiosato “Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore“.

tra le proposte del partito del ministro Umberto Bossi vi è anche l’idea di affiancare la bandiera italiana con quelle regionali;

Considerato che:

I fatti or ora riportati sono palesemente gravi e minano l’unità nazionale oltre che i sentimenti di riconoscenza che tutti gli italiani nutrono ed in ogni caso devono avere verso tutti quei giovani che hanno perso la vita per difendere il valore della Patria;

che, al contrario, rendono chiara la visione politica dell’Italia da parte del Ministro Umberto Bossi tale da offendere la memoria di tutte quelle persone che hanno sacrificato la propria vita per l’unità nazionale e per il valore della Patria;

che la bandiera italiana e l’inno di Mameli rappresentano il sacrificio ed il sogno di quanti hanno lottato per ridare agli italiani e all’Italia, indipendenza, dignità e libertà;

che dalla lettura integrale della nostra costituzione si evince che tutti i cittadini hanno il compito di preservare i valori ed i principi fondamentali della nostra costituzione, a maggior ragione tale compito va ascritto a coloro che ricoprono incarichi pubblici e di responsabilità;

che il Comune di Pignataro Maggiore ha avuto un ruolo fondamentale per l’Unità Nazionale avendo perso tanti suoi giovani che sono caduti nelle varie guerre mondiali cantando l’inno italiano e sventolando il drappello tricolore;

che le istituzioni scolastiche sono quelle agenzie dove più di ogni altra si sviluppano, valorizzano e si concretizzano i valori delle nuove generazioni;

Tutto quanto sopra atteso e considerato,

visto il Testo Unico degli Enti Locali (Decreto Legislativo 267/00)

ORDINA

Al responsabile del servizio Affari Generali di acquistare una bandiera tricolore per ogni classe di ogni ordine e grado presente sul territorio comunale; che le stesse vengano consegnate alla Dirigente Scolastica e a tutti i responsabili delle varie istituzioni scolastiche private presenti sul territorio affinché le posizionarle in ogni aula in modo visibile e ben riconoscibile;

alla Dirigente Scolastica ed ai vari responsabili delle varie istituzioni scolastiche private presenti sul territorio di predisporre una circolare interna che preveda il canto dell’inno nazionale all’inizio di ogni giornata di studio.
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