Caso Ciaramella, il padre: “Sindaco e amministratori assenti”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Piazza Savignano, parrocchia stracolma e, come preannunciato, Ascom-Confcommercio e Associazione Nazionale Vittime della Strada presenti, ciascuna con un delegato, per ricordare il 19enne Luigi Ciaramella

… ad un anno dalla morte avvenuta il 31 luglio 2008 a seguito di un incidente automobilistico dai lati ancora oscuri, accaduto sulla strada provinciale Trentola-Ischitella in località Madonna di Pantano, ma l’Amministrazione comunale non c’era.

“Si, il sindaco mi ha telefonato ma poteva mandare almeno un delegato”, commenta Biagio Ciaramella, padre adottivo del giovane di origine brasiliana, sottolineando l’importanza dell’avvenimento. “Quella di venerdì 31 luglio non è stata – dice – solo una cerimonia fatta per ricordare mio figlio ma tutti quanti perdono la vita a seguito di incidenti stradali, spesso evitabili, i cui responsabili restano, purtroppo, anonimi”. “Considerando l’importanza dell’Associazione nazionale vittime della strada, presente con il suo delegato regionale, ritengo – continua – che l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto essere presente, almeno con il delegato al commercio dato che c’era anche l’Ascom. Invece non è venuto nessuno”. “Questo, probabilmente, perché anche l’amministrazione di Aversa, come tutte le istituzioni coinvolte nella tragedia che ha colpito la mia famiglia, sembra – osserva Biagio Ciaramella – avere piacere che cada il silenzio su una vicenda che comincia a dare fastidio per i tanti aspetti controversi evidenziati dalle mie indagini personali”.

Una ipotesi che per il padre di Luigi troverebbe conferma nella scelta dell’Amministrazione di modificare il percorso della fiaccolata che ha fatto seguito alla celebrazione religiosa. “Pur avendo comunicato l’itinerario in tempo utile, ottenendo la necessaria autorizzazione, il percorso – osserva – è stato modificato. Senza alcuna motivazione, siamo stati deviati per stradine secondarie quasi ad evitare che fossimo visibili”. “Probabilmente – conclude Biagio – stiamo dando fastidio a qualcuno. Ma anche se sarò costretto a cambiare strategia la mia lotta per la verità non si fermerà”.

Intanto, alla luce delle dichiarazioni del signor Biagio,fonti vicine alsindaco Domenico Ciaramellaspiegano l’assenza dello stesso primo cittadino alla fiaccolata: “Il sindaco – riferiscono le fonti – ha scelto di non partecipare per evitare eventuali accuse di strumentalizzazione politica della vicenda, fermo restando tutta la solidarietà e la vicinanza sua e dell’amministrazione comunale alla famiglia Ciaramella”.

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