Il progetto “I Care” trova i fondi per la colonia estiva

di Antonio Taglialatela

“I care”TRENTOLA DUCENTA. Sulle mura delle Scuola di Barbiana, la scuola di don Lorenzo Milani, c’era scritto “I care”, stava per “mi sta a cuore”, “mi interessa” e certamente si anteponeva al grido fascista dell’epoca “me ne frego”.

Anche sulle mura della Casa Famiglia della Comunità di Capodarco, la villa sequestrata al boss Dario De Simone, a Trentola Ducenta, aleggia la scritta di “I care”. Anche qui non c’è gente che sta con le mani in mano.

Il progetto del doposcuola popolare, messo insieme prima per rafforzare il principio del “nessuno escluso”, quindi diventato via volta un qualcosa di più, ha voluto dare vita ad una serata di raccolta fondi per trovare energie da spendere nella colonia estiva dei bambini che partecipano proprio al doposcuola popolare. Cinque giorni al mare, tutti insieme, prima di riavviare le attività scolastiche.

Per fare questo c’è bisogno di “energie” e di fondi. Le energie non mancano, attorno alla Casa Famiglia si è creato un cordone fitto di impegno sociale, una vera e propria gara di solidarietà che non conosce confini. Mancano i fondi ed ecco quindi l’idea di una cena alla quale invitare i soliti amici.

L’obiettivo è stato raggiunto. Un bel gruppetto di bambini andrà in colonia, starà al mare e giocherà, come fanno tutti i bambini del mondo. L’impegno sociale da queste parti non è fatto solo di belle parole. Il progetto va avanti, meglio ricordarlo a tutti che anche quì si riescono a fare cose egregie.

Nel frattempo, alla Casa Famiglia è arrivato un nuovo piccolissimo ospite, un bambino in più da portare al mare, un ulteriore momento di riflessione che però non fa paura. Nella foto la scritta “I Care” sul muro della scuola di Barbiana.

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