Viabilità, Confesercenti scriva alla Polizia municipale

di Redazione

 SANTA MARIA CAPUA VETERE. Stefano De Caprio, vicepresidente provinciale della Confesercenti, nella mattinata odierna ha indirizzato una nuova missiva all’attenzione dell’amministrazione comunale e precisamente al. Sindaco e al Comando della Polizia Municipale.

“In riferimento alla nostra missiva del 29 luglio u. s. nella quale si obiettava rispetto all’OO. SS. N. 176 del 27 Luglio 2009, restiamo in attesa di un incontro con le istituzioni – riferisce De Caprio – ma, nel contempo siamo a segnalare che la sentenza n. 2008 del 5 maggio u.s. del Consiglio di Stato, relativamente al rilascio di licenze per pubblici esercizi ha fornito alcune limitazioni. Stando a quanto affermato nella succitata sentenza – precisa il referente Confesercenti in Santa Maria Capua Vetere – vi sono alcuni criteri da tenere in considerazione. Innanzitutto la viabilità, il traffico ed i parcheggi, dinieghi autorizzativi possono essere motivati da problematiche di viabilità. Si possono ipotizzare, ad esempio, esercizi posti in prossimità di rotonde o di strade ad elevata percorrenza prive di parcheggio. La finalità in questo caso è quella di evitare rilevanti incrementi di traffico in aree del territorio già congestionate. Altro aspetto è quello della sicurezza, dell’ordine e la quiete pubblica. – continua – Spesso esistono numerosi problemi di conflittualità tra locali notturni e cittadini residenti. Alcune amministrazioni, pressate dall’opinione pubblica, potrebbero arrivare al blocco di insediamenti nelle zone considerate “calde” di alcune tipologie di esercizi per non compromettere la quiete pubblica. Quindi la sostenibilità. – ribadisce De Caprio – Si parla sempre di sostenibilità globale: un macro criterio che serve a calcolare un punteggio di impatto di un nuovo pubblico esercizio su una determinata area di un territorio. Questo punteggio non può essere superiore a quello massimo stabilita dalla locale amministrazione per quella determinata zona. Infine , il governo del territorio. I pubblici esercizi, infatti, vengono considerati come vere e proprie destinazioni urbanistiche con tutto quello che ne consegue. Pertanto, – devono sottostare a valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico quali le distanze di rispetto da determinati insediamenti, la presenza di parcheggi, etc. Ci auguriamo – conclude – che le nostre considerazioni possano essere utilizzate dall’amministrazione comunale nell’ottica di affrontare un dialogo costruttivo rispetto alla questione pubblici esercizi nella città del foro”.

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