Aggredì due carabinieri, in cella giovane di Santa Maria a Vico

di Redazione

Giovanni De MatteoSANTA MARIA A VICO. Nella serata di venerdì 3 luglio, i carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico hanno tratto in arresto Giovanni De Matteo, 36enne del posto, in esecuzione di una sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Il giovane deve scontare la pena di 4 anni, 2 mesi e 8 giorni di reclusione per reati commessi a Santa Maria a Vico il 23 ottobre 2002.

Quel pomeriggio una pattuglia dei carabinieri della locale stazione stava seguendo due uomini a bordo di un motociclo, uno dei quali era stato riconosciuto in Giovanni De Matteo, e li aveva raggiunti nel cortile adiacente l’abitazione del giovane. Alcune persone presenti sul posto alla vista dei militari erano fuggite precipitosamente, ed i due carabinieri avevano iniziato ad inseguirle quando De Matteo, assieme ad altri due complici, aveva aggredito i militari per impedirgli di raggiungere i fuggitivi. Le tre persone avevano colpito ripetutamente i carabinieri con calci e spintoni, minacciandoli di morte e di aizzargli contro il loro pitbull, riuscendo così a impedire l’inseguimento dei due sconosciuti in fuga. I militari, costretti a desistere dall’intento, e volendo evitare di usare le armi, avevano deciso di allontanarsi momentaneamente in attesa di rinforzi e di recarsi all’Ospedale di San Felice a Cancello per farsi medicare, poiché uno di loro aveva riportato varie escoriazioni e contusioni, poi giudicate con prognosi di 10 giorni. Poco più tardi, al ritorno presso il luogo della colluttazione, i tre aggressori si erano resi irreperibili. Durante l’ispezione del cortile, però, i carabinieri avevano rinvenuto varie motociclette, due delle quali erano senza targa e dai primi accertamenti risultavano oggetto di furto, mentre una aveva il telaio apparentemente alterato. Successivamente, nel corso della serata, erano riusciti a rintracciare De Matteo, arrestandolo per ricettazione di motociclo, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

A distanza di qualche anno la sentenza di condanna e l’epilogo della vicenda. Quando i carabinieri si sono presentati a casa di De Matteo, il giovane non ha opposto alcuna resistenza e, dopo gli adempimenti di rito, è stato accompagnato in stato d’arresto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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