Pd, Bersani cita Vasco: “Siamo solo noi”

di Redazione

Pierluigi Bersani ROMA. Dal teatro Ambra Jovinelli di Roma Pierluigi Bersani ha ufficializzato la sua candidatura a segretario del Partito Democratico.

“Il Pd deve saldare la propria vocazione democratica all’economia e alla società. Deve rivolgersi all’arco di persone più ampio possibile ma, al contempo, non deve rinunciare alla vicinanza al mondo del lavoro. Deve essere un partito del lavoro che rivendica pari dignità e ruolo tanto al lavoro subordinato quanto a quello autonomo e imprenditoriale, al di là di ogni rendita”.

Per Bersani, il Pd deve essere “un partito laico,che non relativizza le diverse opinioni al suo interno ma le distingue, le analizza e ne tiene conto nel momento della decisione. Un partito che difenda i diritti civili, a partire da quello relativo al fine vita, che non permetta al senatore Gasparri o a chiunque altro di decidere come devo morire. Un Pd improntato a un nuovo civismo, al quale ispirare i comportamenti di tutti a partire dalla sobrietà della politica”.

Il suo programma, assicura, prevede “le stesse cose al Nord e al Sud del Paese e pensa a un modello parlamentare nazionalizzato, con un irrobustimento dei poteri del premier e del governo e un rafforzamento del ruolo di controllo del Parlamento”.

L’ex ministroritiene che “da soli non s può fare nulla” e, dunque, punta anche a rilanciare un sistema di alleanze. Già a partire dalle prossime elezioni regionali, quando, dice Bersani, “andranno sperimentati larghi schieramenti di centrosinistra contro la destra”.

Sul futuro: “Non c’è bisogno di inventarci una nuova generazione, bisogna solo aprire la strada – ribadisce – alle nuove generazioni che possano prendere in mano la discussione politica e misurarsi nelle funzioni di partito. È quello che mi impegno a fare a livello nazionale”.

Non si pronuncia sulle critichedi Debora Serracchiani, la candidata del Pd più votata nel Nord-Est e che ha superato in preferenze anche Berlusconi, che in un’intervista a Repubblica ha manifestato la propriascelta verso Dario Franceschini, ritenendo Bersani e D’Alema come “apparato”. Ma Bersani risponde indirettamente: “Bisogna avanzare una piattaforma… dicono che questa parola non funzioni. Allora facciamo che dobbiamo dire qualche ‘cosuccia’ per l’Italia”. “Mi sono sempre preso la briga di voler cambiare qualcosa, ovunque sono stato non ho mai lasciato le cose come le ho trovate. Questo per due motivi, semplici e banali: la terra gira tutti i giorni e questa società non mi piace per tutto. Quindi, parliamo di innovazione a chiacchiere? Allora io non partecipo. Se invece parliamo di fatti allora credo di avere qualcosa da dire”.

E in chiusura, quasi a volerconfermare di non essere “vecchio”, cita addirittura Vasco Rossi: “Siamo solo noi, come direbbe Vasco, a poter fare tutto questo”.

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