Ddl Sviluppo, sì della Camera a Robin Tax e nucleare

di Angela Oliva

 ROMA. La Camera dei Deputati ha votato a favore del ddl sviluppo con 254 voti favorevoli, 205 contrari e 25 astenuti.

Soddisfatta la maggioranza parlamentare, delusi invece sia il Pd e l’Idv che hanno votato contro che l’Udc che si era astenuto dal voto. Il testo del ddl dovrebbe arrivare entro la fine di luglio nell’aula del Senato per essere approvato in via definitiva. Il provvedimento contiene la Robin tax al 6,5% che mira a favorire l’integrazione e la competitività delle piccole aziende attraverso nuovi modelli di aggregazione che prevedono agevolazioni fiscali, finanziarie e amministrative e che prescindono dai tradizionali vincoli territoriali dei distretti. Il ddl, inoltre, prevede anche l’avvio del nucleare con una delega al Governo che è chiamato a decidere, entro sei mesi, dei decreti per decidere l’ubicazione delle centrali nucleari e dei siti per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi.

Soddisfatto il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola che ha affermato: “E’ un ddl storico che contiene riforme fondamentali per la modernizzazione del Paese e del sistema produttivo. Contiene norme fondamentali per il Paese come il consistente pacchetto di norme in materia di energia: dagli interventi di semplificazione delle procedure e di potenziamento delle infrastrutture energetiche, allo sviluppo delle fonti rinnovabili e alla promozione dell’efficienza energetica, fino al rilancio dell’opzione nucleare.Non meno importanti le previste riforme dei consorzi agrari, delle Camere di commercio e l’introduzione di una legge annuale per il mercato e la concorrenza”.

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