Coro contro i napoletani, il leghista Salvini si dimette da deputato

di Angela Oliva

Matteo SalviniPONTIDA (Bergamo). Dopo la polemica scatenata dal video in cui intona un coro contro il popolo napoletanto, il leghista Matteo Salvini si è dimesso da deputato.

“Le mie dimissioni dalla Camera – ha detto – non c’entrano proprio nulla le polemiche di oggi. Sono legate alla mia scelta di voler fare il parlamentare europeo e il termine per le opzioni scade oggi”.

Il video della performance è stato diffuso in rete e si è scatenata la polemica in campo politico. Per i partiti di opposizione come Idv e Pd il capogruppo del Carroccio al Comune di Milano doveva dimettersi ma il leader della Lega Umberto Bossi lo ha difeso a spada tratta, affermando che sono tutte “stronzate”.

Anche per Italo Bocchino e Ignazio La Russa del Pdl l’europarlamentare leghista doveva dimettersi: “Qui la politica non c’entra nulla, non c’entra nulla il razzismo, e chi si stupisce o si scandalizza vuol dire che sono almeno 30 anni che non mette piede in uno stadio… La politica è questo governo che ha ripulito Napoli da rifiuti e schifezze dopo anni di degrado. Il video in cui canto invece è un’altra cosa, è una festa tra amici che nulla c’entra con la politica, nel corso della quale si sono cantate canzoni da stadio. Quella messa in Rete è la canzone sfottò che si canta ai tifosi del Napoli, poi ne abbiamo cantata subito dopo una contro il Verona. Sono ben tristi quelli che si mettono a polemizzare o a fare discorsi moralistici su un cosa goliardica che, ripeto, con la mia attività politica non ha nulla a che vedere”.

L’onorevole Alessandra Mussolini, napoletana doc, ha risposto alla provocazione di Salvini con una canzone rap: “Uè Mattè, ma comme fa uno comm’a te a capì Napoli e i napoletane che simme i meglio do munn. Uè Mattè tu si curioso, puort ‘o recchino e sì nu meriuse, sciacquate a vocca primma ‘e parlà, si nu pezzent e nun ce scuccià!”. La stessa deputata ha aggiunto una traduzione per il padano: “Ehi Matteo, ma come fa uno come te a capire Napoli e i napoletani, che siamo i migliori del mondo. Ehi Matteo, tu sei curioso, porti l’orecchino e sei un invidioso, lavati la bocca prima di parlare, sei un pezzente e non ci scocciare!”.

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