Clandestini, Maroni risponde a critiche del Vaticano: “La solita liturgia”

di Redazione

 ROMA. “E’ la solita litania di monsignor Marchetto, il quale ho capito che parla a nome proprio e non per conto della Santa Sede, come dimostrano le puntuali precisazioni della sala stampa vaticana”.

Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, risponde alle critiche espresse da monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, dopo all’approvazione del ddl sicurezza che introduce il reato di clandestinità. Una legge che, secondo Marchetto, porterà “molti dolori e difficoltà” agli immigrati.

“Nessun governo – sottolinea Maroni – ha fatto tanto in poco tempo. Il ddl sicurezza contiene norme che rendono più efficace il contrasto alla criminalità di strada: chi ha criticato il ddl queste norme non le ha lette. Essendo molto tollerante, penso che queste persone dovrebbero leggere queste norme e rivedere il proprio giudizio”.

“Gli elogi – continua il titolare del Viminale – sono enormemente superiori alle critiche, sia in quantità che qualità. Ci sono norme che anche chi ha criticato qualche passaggio dovrebbe apprezzare. Per esempio quella che toglie la potestà genitoriale a chi sfrutta i minori, a chi li manda ad accattonare o a rubare. Mi domando se chi ha definito ‘leggi razziali’ queste norme condivide le misure come il contrasto alla mafia, il carcere più duro per i mafiosi. Penso che chi ha criticato il pacchetto o non lo ha letto o dovrebbe ripensare le critiche”.

Maroni ricorda le norme che rendono più efficace il contrasto alla criminalità di strada: “Sono sicuro che chi ha criticato il ddl questa norma non l’ha letta”. E invita tutti quanti hanno espresso perplessità sul ddl sicurezza a leggerselo e a rivedere le critiche: “Questo pacchetto – spiega – completa il disegno del governo e sono assolutamente soddisfatto, penso che nessun governo abbia fatto tanto in così poco tempo sia nel contrasto alla mafia, che alla criminalità, che alla immigrazione clandestina. Sono fiero ed orgoglioso di questo lavoro, ringrazio il governo e la maggioranza, mi spiace solo che per motivi essenzialmente politici, di pregiudizio ideologico, l’opposizione abbia deciso di contrastare norme che sono molto dure contro la mafia, l’immigrazione clandestina e ogni forma di criminalità”.

La maggioranza di governo, intanto,si schiera in difesa di Maroni e della nuova legge. “Non c’è nulla di cristiano nel lasciare la gente sotto i ponti o a vendere droga. La legge sulla sicurezza è ispirata a principi di solidarietà e aiuta gli immigrati che possono avere un lavoro, una casa, una scuola”, afferma Maurizio Gasparri, il presidente del gruppo Pdl al Senato. “Quello sulla sicurezza – ha aggiunto – è un falso dibattito e monsignor Marchetto non è il Vaticano. Io ho la coscienza posto, noi sulla sicurezza siamo maestri non prendiamo lezioni da nessuno”.

DallaSanta Sede, il portavoce, padre Federico Lombardi,ha precisato che “il Vaticano in quanto tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato ieri dal governo italiano”.”Monsignor Agostino Marchetto – ha aggiunto padre Lombardi – ha parlato ieri ma non mi risulta che il Vaticano abbia mai preso posizione”.

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