Camorra, oltre 60 arresti tra Napoli e Caserta

di Redazione

carabinieriNAPOLI. Vasta operazione dei carabinieri del comando provinciale di Napoli contro il clan camorristico dei Sarno, attivo nel quartiere di Ponticelli e in varie zone dell’hinterland partenopeo.

56 le persone arrestate con l’accusa di associazione a delinquere,traffico di droga ed estorsione. Eseguiti anche diversi sequestri.Scoperto un vasto giro di estorsioni e messo in luce i canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, hashish, eroina e cocaina spacciate sulle piazze napoletane gestite dal clan.

Sono 7 i decreti di fermo, invece,eseguiti nella notte dai carabinieri del gruppo di Aversa, nell’ambito di un’operazione antiracket, nei confronti di persone ritenute affiliate al clan dei Casalesi – fazione Schiavone. Gli arresti sono stati eseguiti nell’agro aversano, in particolare a Carinaro e Trentola Ducenta.

Le investigazioni, condotte con attività tecniche e servizi di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di documentare gli episodi criminosi a danno di imprenditori e commercianti e di delineare alcuni “nuovi” tratti della leadership geo-criminale. Infatti, alcune aree che erano state “conquistate” dall’ala-stragista di Giuseppe Setola (gruppo Bidognetti), in questo periodo stanno rientrando nella storica sfera d’influenza criminale, ovvero quella ricollegabile in maniera più meno diretta alla fazione che fa riferimento al boss Francesco Schiavone, alias “Sandokan”, in carcere, e ai superlatitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine. Come in altri casi, non c’è stata nessuna collaborazione da parte delle vittime, ignare delle indagini. Le attività sono state coordinate dalla Dda di Napoli.

L’operazione si aggiunge a quelledelleultime 48 ore, con l’esecuzione di 43 arresti, tra Caserta e Modena, che hanno visto coinvolte anche moglie e figlia del boss Raffaele Diana, e il sequestro di beni per 50 milioni di euro a diversi esponenti del clan dell’agro aversano, tra cui il boss Setola.Mentre lo scorso 13 luglio è finito in manette il latitante Ernesto De Luca, braccio destro del boss Antonio Iovine, detto ‘O Ninno, ricercato da 13 anni.

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