Abusivi in Piazza Pitesti, l’Udc chiede un tavolo di concertazione

di Redazione

 CASERTA. Quando la prevenzione è assente o inadeguata si corre il rischio di far apparire la necessaria repressione delle condotte illecite come veri e propri atti vessatori.

“Ed è ciò che i casertani hanno avvertito – evidenzia Alberto Zaza d’Aulisio, segretario cittadino dell’Udc – giovedì sera durante la rocambolesca pantomima, che ha avuto come protagonisti in piazza Pitesti da un lato la sparuta pattuglia di vigili urbani, spedita in tutta fretta ed in assenza di un’adeguata programmazione, a cercare di impedire il consueto mercatino-mercatone serale, dall’altra l’autentica falange di bancarellari abusi-stabilizzati. connazionali e non, che è sembrata divertirsi a lungo in un fantasioso gioco di guardia e ladri sino alle 22.30, quando i volenterosi agenti hanno abbandonato il campo nella illusione di aver vinta la battaglia”.

“Ci si domanda – continua Zaza d’Aulisio – quale senso possono avere interventi episodici con risorse umane e mezzi inadeguati; ma ancor più quale senso può avere una repressione fine a se stessa con la prospettazione dell’insuccesso e con quella altrettanto certa di una sostanziale ingiustizia consumata in danno di povera gente che cerca di sbarcare il lunario per sopravvivere, respingendo con dignitosa fermezza le lusinghe della malavita individuale ed organizzata”.

“Di fronte a tale sconcertante quadro – prosegue Zaza d’Aulisio – prende corpo in tutta la sua macroscopica dimensione l’assenza di una conseguente politica istituzionale locale, che non ancora ha pensato ad un tavolo di concertazione non occasionale per dare risposte ad insopprimibili esigenze umanitarie e sociali e nel rispetto delle regole e per dare altrettante chiare risposte al cittadino qu alunque, che vuole vivere in pace, in un ambiente normale e privo di smagliature, senza subire turbative od insolenza, nel rispetto della sicurezza si tutti. Ma sembra serio mandare allo sbaraglio un paio di vigili urbani nel cuore di una casbah che non intende mollare il dominio territoriale? Sindaco, Prefetto, Questore, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Urbana mettano la questione all’ordine del giorno del comitato per la sicurezza pubblica, concordino interventi programmati e sinergici. Ma, a monte, il Sindaco con la sua maggioranza e, se non gli dispiace, con la minoranza propositiva, studi i rimedi più opportuni per tirare la testa fuori dalla sabbia e guardare in faccia ad una realtà che chiede l’applicazione dei diritti di cittadinanza, cosa ben diversa dai melliflui incontri o convegni, con compiacenti pacche sulle spalla e vacua verbosità intrisa di locuzione melenze, ingannevoli, fuorvianti e destinate ad innescare conflittualità sempre più aspre e prive di soluzioni. Per la parte che ci riguarda – conclude Zaza d’Aulisio – nessuno si tirerà indietro per concorrere ad affrontare, seriamente, il problema”.

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