Raccolta differenziata, Ferraro diffida il Comune

di Redazione

Angelo FerraroCASAL DI PRINCIPE. Il segretario politico di “Forza di Centro”, professor Angelo Ferraro, invia una diffida all’assessore all’Ambiente e al dirigente dell’ufficio Ambiente in merito contratto stipulato con il Consorzio Unico per i servizi di raccolta rifiuti.

“Da circa tre anni viene effettuata una raccolta saltuaria e tardiva dei rifiuti differenziati, non è stato raggiunto nessuno standard stabilito dal commissario Bertolaso, che prevede il commissariamento dei Comuni che non raggiungono le percentuali fissate per la differenziata. Una situazione che provoca danni di salute ed economici ai cittadini e non dà ragione degli sforzi fin qui profusi dagli stessi nella raccolta differenziata, oggi praticamente abortita. Inoltre, determina danni igienico-sanitari all’ambiente ed alle aree urbane,aggravate dall’afa estiva. Senza contare che tali rifiuti che potrebbero essere differenziati vanno a finire nei siti di cosiddetto ‘tal quale’, ossia nell’indifferenziato. I cittadini, inoltre, pagano la Tarsu più alta dell’intera Regione Campania, a cui non corrisponde l’efficienza del servizio ,che si ripercuote negativamente sulle famiglie stesse con gravi disagi”.

Ferraro, dunque, diffida il Comune di Casal di Principe “al pieno rispetto del piano di raccolta differenziata, con continuità e con la massima cura senza lasciare residui di spazzatura a terra né buste in tutte le strade del territorio comunale, secondo il ben noto calendario di raccolta; ad effettuare la pulizia delle strade e delle aree pubbliche con relativo lavaggio come da capitolato, con la massima attenzione, e rimovendo tutti i residui dei manifesti murali dell’ultima campagna elettorale, laddove sono stati tolti e lasciati ancora a terra”. “Una particolare cura – continua Ferraro – dovrà essere rivolta a quelle aree e strade urbane ed extraurbane”.

Se il Comune non dovesse adempiere a tali richieste, Ferraro annuncia che “Forza di Centro” si rivolgerà all’autorità giudiziaria per richiedere l’esecuzione in danno, prelevando le relative somme dagli importi contrattuali.

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