Ciaramella ‘snobba’ la super-maggioranza: “Bastano 16 consiglieri”

di Nicola Rosselli

Mimmo Ciaramella AVERSA. “Alla maggioranza per essere tale bastano sedici consiglieri comunali su trenta e non venticinque come ora”.

Sembra essere diventata questa frase il leit-motiv del sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella in questi ultimi giorni. L’esponente del Pdl, infatti, risponde con questa frase a quanti in questi giorni stanno facendo le proprie rimostranze per raggiungere i nuovi equilibri in seno al nuovo partito unico del centrodestra, con una limatura nell’esecutivo, l’azzeramento delle presidenze delle commissioni consiliari e della stessa presidenza del consiglio comunale.

Insomma, l’ennesima rivoluzione, la quarta in appena due anni di amministrazione. E a volerla sono soprattutto i “peones” della coalizione. A tirare la manica del sindaco azzurro, ad esempio, il consigliere della civica “Popolari normanni” Fiore Palmieri che, nonostante abbia, da consigliere, la delega all’urbanistica, vorrebbe tornare in gioco. Ma anche i consiglieri del Gruppo della Libertà, che contano ben tre componenti nel civico consesso ed un assessore, con la capogruppo Nicla Virgilio tengono a ribadire che la giunta oggi non rispecchia più gli equilibri presenti in consiglio comunale, con il Pdl che conta, ormai, ben sette assessori, e l’Udc due. C’è, poi, l’ingresso del Nuovo Sud che dovrebbe portare Paolo Santulli ed Imma Lama ad indicare un loro rappresentante in giunta.

Ma la resa dei conti, secondo tutti, avverrà a settembre. Per ora, l’appuntamento è per il consiglio comunale del 22 luglio prossimo, quando dovrebbe essere eletto il nuovo difensore civico. L’accordo ancora non c’è e Michele Galluccio, ex capogruppo An, dichiara: “Visto che il voto sarà segreto, lasciamo tutto al caso e chi raccoglierà più voti alla terza votazione sarà eletto”.

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