Capasso illustra i “principi” del Piano Commercio

di Redazione

Rosario CapassoAVERSA. “E’ diverso tempo che va avanti questa storia del Piano di Commercio, vorrei solo ricordare che ci troviamo dinanzi non all’incombenza di approvare questo piano, ma all’orgoglio di poter dare una regolamentazione al settore commercio”.

Lo afferma il consigliere Rosario Capasso, componente della Commissione Attività Produttive che ha curato l’iter di formazione del Siad, dalla fase introduttiva a quella esecutiva.

“Questa amministrazione, – spiega Capasso – da quando ha avuto nelle proprie mani il Piano Commercio, si è posta una serie di quesiti che ha superato nel dettare le linee guide e le coordinate appropriate a tutela della categoria di riferimento. Il primo obiettivo è stato che il Siad avesse la perfetta compatibilità con il Piano regolatore essendo un piano particolareggiato. Per cui, si invocava un Siad di indirizzo generale, senza interferire con il Prg. Praticamente, una determinata zona che ha vocazione edificatoria deve rimanere tale, lì dove è zona agricola deve restare agricola, lì dove è zona commerciale dovrà avere una vocazione analoga. Se poi, le suddette zone vogliano trovare altro tipo di destinazione, è oggetto di procedimento diverso attuabile con varianti al Prg. Ma non attraverso il Piano Commercio. Questo per evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione e di speculazione che potesse arrivare da qualsiasi parte. Ed evitare soprattutto che attraverso il Piano Commercio si volesse favorire qualche singola persona o qualche singola ‘lobby’ affaristica. Questo primo principio è stato perfettamente assorbito sia dalla redazione della planimetria e sia nelle norme di attuazione”.

“Il secondo principio – continua il consigliere – è che il Piano Commercio andasse ad integrarsi con il profilo storico, culturale e sociale della nostra città. E che si riqualificasse il centro storico. Poi ci siamo preoccupati, di evitare che la piccola distribuzione potesse subire danni dal Siad e così abbiamo dettato le linee guide per realizzare il Centro commerciale naturale. Centro Commerciale cosiddetto ‘naturale’ così come sollecitato da tutte le sigle sindacali. E che dovrebbe apportare benefici ai commercianti locali. Questo è lo spirito e i riferimenti che in Commissione abbiamo avuto, e fatemi passare un affermazione della Corte Costituzionale che si intaglia perfettamente al caso di specie: c’è stata una leale collaborazione fra tutti i componenti della Commissione. Avendo avuto sempre presente l’interesse prevalente della collettività. Per cui, un ringraziamento di cuore va fatto a tutti coloro che si sono interfacciati con la Commissione Commercio ed hanno dato il loro contributo affinché il Siad fosse completato in tutte le sue caratteristiche”.

Un ringraziamento particolare – conclude Capasso – va all’assessore Verde, che oggi vede finalmente il Siad giunto al capolinea. Ma vorrei anche ringraziare l’assessore ‘tecnico’ Vincenzo Sagliocco, che ha dato un notevole contributo alla realizzazione del piano Siad”.

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