Aversa Gospel Celebration, un inno alla fede

di Redazione

 AVERSA. Come preannunciato nella serata di apertura, martedì 7 luglio, Aversa Gospel Celebration ha riservato agli oltre 1000 partecipanti una riunione di intensa spiritualità.

Non è cosa di tutti giorni vedere circa 1300 persone (oltre 1000 posti a sedere occupati e alcune centinaia di persone in piedi) alzare le mani ed invocare Dio nel nome di Gesù, tanto più in un luogo aperto.

Sotto il cielo di una calda serata estiva dal palco il gruppo musicale Nuova Pentecoste ha condotto i presenti in quella che gli evangelici chiamano “lode e adorazione”.

Senza effetti speciali o appariscenti e tecnologiche scenografie, il conduttore – pastore Michele Passaretti – con il supporto dei musicisti ha preparato gli astanti ad un momento speciale con il pastore Remo Cristallo.

Mentre calava la notte, le parole del pastore Cristallo rischiaravano il buio dei cuori. Espressioni come “la fede può spostare le montagne” e “senza la fede è impossibile piacere a Dio” echeggiavano dal palco e stimolando i presenti a toccare “spiritualmente” la mano di Dio.

 Potrà sembrare fantasioso o pazzesco, ma oltre cento persone si sono avvicinate al palco desiderando incontrare il Signore Gesù. Chi non ha mai preso parte ad una riunione “pentecostale” potrebbe provare inizialmente una situazione di spaesamento, ma ieri sera chiunque avrebbe potuto toccare il cielo con le mani. Un’indescrivibile atmosfera ha avvolto l’area della riunione e tra quelli che richiedevano di incontrare Gesù quale Signore e Salvatore e quelli che dopo hanno richiesto un intervento divino per una guarigione, tutti hanno ricevuto la loro porzione di benedizione.

Nei miei occhi è impressa l’immagine di quella folla bramosa di una relazione spirituale; non posso dimenticare le lacrime che rigavano gli occhi di quanti hanno compreso che la miglior vita senza Dio è una miseria; quanta pochezza umana poi davanti al bisogno di una guarigione: stampelle, sedie a rotelle, ma chissà quante malattie in quei corpi arresi davanti al palco.

La sociologia ha difficoltà a spiegare l’appartenere, il credere e il praticare una religione che in questo parcheggio di Aversa si sono insieme elevate come un inno alla fede nel Dio della Bibbia.

Se sono emozioni le centinaia di persone che stanno affidando la loro vita a Cristo non si vedranno più. Se è qualcosa di reale e spiritualmente veritiero, il numero dei credenti della Chiesa, che è già tra le più numerose d’Italia, sarà ulteriormente incrementato. Questo a dispetto di chi qualche decennio fa affermava che “Dio era morto”.

E le guarigioni? Il pastore Cristallo ha chiesto agli ammalati accorsi al suo invito a rifare gli accertamenti clinici. Aspettiamo le risposte della medicina.

Nel frattempo la manifestazione continua, ed ogni sera il parcheggio diventa sempre più pieno. Chissà sabato quanti saranno. Domenica è prevista una conclusione speciale, con una celebrazione all’interno della Chiesa. Oltre quaranta neofiti scenderanno nelle acque battesimali per testimoniare di aver scelto Cristo e la fede evangelica.

inviato da Elpidio Pezzella

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