Sequestro strutture sanitarie Sessa Aurunca, interrogazione di Grimaldi (NPsi)

di Redazione

Massimo GrimaldiSESSA AURUNCA. Perchè l’Asl non opera nessun controllo sulle strutture dislocate sul territorio e perchè si deve arrivare all’interruzione di un pubblico servizio che penalizza un bacino di cinquemila malati psichiatrici.

E’ quanto chiede di sapere Massimo Grimaldi, capogruppo Nuovo Psi in Consiglio regionale, in un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Presidente Bassolino e all’assessore alla Sanità Mario D’Angelo, a proposito del sequestro del centro di salute mentale «Diurno» e di quello di riabilitazione psichiatrica ambulatoriale a Sessa Aurunca, operate dai carabinieri del Nas di Caserta per assenza di autorizzazioni sanitarie e per carenze igieniche e strutturali.

“Ancora una volta – afferma Grimaldi – il nostro territorio risulta penalizzato dalla totale assenza di controllo da parte degli organi competenti. Ancora una volta, infatti, l’Asl è rimasta a guardare, fino all’intervento dei Carabinieri che, rilevando carenze macroscopiche, essendo di natura anche igienica, hanno giustamente interrotto un servizio che quotidianamente dà respiro ad oltre cinquanta malati psichiatrici ed alle loro famiglie. Per il momento, e fin quando i locali non saranno messi a norma, i pazienti, oltre ai medici ed agli infermieri, dovranno recarsi a Mondragone. Considerata la vastità del territorio di Sessa, questo significa, per i malati di molti frazioni, sobbarcarsi un viaggio di decine di chilometri”.

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