D’Errico: “Un sindaco prepotente, arrogante e demagogo”

di Redazione

Giovanni D’ErricoSANT’ARPINO. “Non mi lascio ‘imboccare’ da nessuno e quello che affermo è sempre il mio pensiero, coerentemente espresso in relazione a ciò che accade e che osservo”.

Così Giovanni D’Errico, componente della Commissione Elettorale Comunale sulla polemica sorta in merito alla scelta di sorteggiare gli scrutatori e non procedere alla nomina diretta come prevede la normativa vigente.

D’Errico aggiunge: “Non mi lascio condizionare da chicchessia e so assumermi sempre e in ogni luogo le mie responsabilità. Eugenio Di Santo, invece, non tralascia occasione, per dimostrare la sua pochezza politica, l’abituale arroganza e la incapacità a confrontarsi sui fatti. Strumentalizza tutto e tutti e crede sempre di poterla fare franca. Gli ricordo che si può ingannare qualcuno una volta, due volte e anche tre, ma non tutta la vita”.

“E veniamo al sorteggio e al bugiardo di professione. – continua D’Errico – Ieri, prima di procedere, alle operazioni ho chiesto la parola per chiarire quale era la nostra posizione. E l’ho fatto con consapevole ‘coraggio’, con senso di responsabilità istituzionale e con profonda convinzione. Il bugiardo di professione, politicamente arrogante e prepotente, venendo meno, tra l’altro, ad un doveroso rispetto del proprio ruolo istituzionale di sindaco, ha brandito il microfono per arringare i pochi presenti (si e no 100 persone compresa l’immancabile ‘corte dei miracoli’ che sempre l’accompagna) e ha fatto un vero e proprio comizio elettorale. Se, invece, di fare un intervento demagogico e propagandistico, il sindaco mi avesse chiesto di illustrare il senso della nostra proposta, come avrebbe dovuto fare per il rispetto della carica che rappresenta, gli avrei spiegato le modalità per potere procedere e garantire sul serio le aspettative di studenti non lavoratori, disoccupati, giovani e donne in cerca di prima occupazione, rinviando le operazioni di nomina ad altra data. Cosa, e il sindaco lo dovrebbe saper bene, che era possibile fare. Ma al sindaco, che conosce bene il valore dei mercati (specialmente quelli elettorali) e di quelli che li frequentano, aveva esigenza di mettere in piedi il sorteggio, che ancora una volta si è dimostrato una burla per i tanti giovani, studenti e disoccupati”.

D’Errico esprime poi “un doveroso ringraziamento ai componenti dell’Ufficio elettorale Nicola Della Rossa, Giovanni De Michele e, in particolare, a Nicola Esposito Ziello che leggendo la norma di legge che disciplina la nomina degli scrutatori ha dimostrato quanto fosse giusta la nostra critica, la nostra posizione e la nostra proposta”.

“Infine, – conclude D’Errico – la mia piena solidarietà all’amico Giovanni D’Elia, ingiustamente, inopportunamente e maldestramente chiamato in causa dal sindaco. Al quale sindaco auguro di poter incontrare sulla sua strada collaboratori, completamente disinteressati, dotati della professionalità, dell’esperienza, della passione politica e della capacità amministrativa di ‘personaggi come il D’Elia’”.

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