Polizia penitenziaria, Gran galà nell’Anfiteatro Campano

di Redazione

Armando Schiavo SANTA MARIA CV. Cerimonia di prestigio nella cornice dell’Anfiteatro campano quella organizzata dal Corpo provinciale della Polizia penitenziaria di Caserta.

Il prossimo 26 giugno, con inizio alle ore 19, all’interno della storica arena, si terrà la celebrazione del 192° anniversario dell’istituzione del corpo della polizia penitenziaria. Una festa importante in onore di una realtà fortemente radicata e presente nella provincia di Caserta, dove conta circa 1000 unità, e sul territorio di Santa Maria Capua Vetere, dove opera presso la casa circondariale. Sono, infatti, circa 400 gli agenti impegnati ogni giorno all’interno del carcere sammaritano, istituto che ospita attualmente circa 900 detenuti. Nonostante le difficoltà dovute al sovraffollamento della struttura di Santa Maria Capua Vetere e alla carenza di personale, la polizia penitenziaria svolge ogni giorno molteplici attività, dal trasferimento dei reclusi, in cui è impegnato il Nucleo traduzioni, alla notifica degli atti alle persone sottoposte al regime domiciliare, alla sorveglianza dell’ambiente carcerario, fino alla collaborazione in indagini di primissimo rilievo. La celebrazione del 27 giugno prossimo vedrà la partecipazione dell’intero corpo provinciale, degli agenti in pensione e di autorità politiche e istituzionali provenienti da tutta la Regione. Per una circostanza tanto importante non poteva che essere scelta una tra le più splendide location che la nostra provincia può offrire, l’Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere. Tra le antiche mura avrà luogo lo schieramento d’onore, la lettura del saluto del Ministro dell’Interno Roberto Maroni e un ricco buffet.

“Il lavoro della polizia penitenziaria nella provincia di Caserta – afferma Armando Schiavo (nella foto), commissario di polizia penitenziaria e comandante del Nucleo provinciale di Caserta Traduzioni e Piantonamenti – è indispensabile. La celebrazione dell’anniversario rappresenta un’occasione per far conoscere la nostra realtà. Operiamo troppo spesso con enormi difficoltà causate principalmente dal sovraffollamento degli istituti di pena e dall’esiguità del personale in dotazione. Ciò nonostante, ogni giorno, assolviamo ad importanti compiti al servizio dello Stato”.

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