Varato pacchetto anti-crisi, Berlusconi: “Basta catastrofismi”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. “Bisogna chiudere la bocca a tutti questi organismi internazionali che ogni giorno dicono la crisi di qua e la crisi di là, e gli organi di stampa che tutti i giorni danno incentivi alla paura e diffondono il panico”.

Parole dure quelle del premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi per l’approvazione del Dl anti-crisi.

Illustrando i contenuti del provvedimento, torna afferma: “Occorre incentivare l’azione affinchè editori e direttori dei giornali non contribuiscano a diffondere pessimismo”. Poi attacca: “L’ho detto a Santa Margherita anche se ha fatto scandalo e lo ripeto: gli imprenditori devono minacciare di non dare pubblicità a quei media che sono essi stessi fattori di crisi”. Al G8 e G27 “che presiederò dirò agli imprenditori di non avere paura, di pubblicizzare i loro prodotti e di essere più convincenti con i direttori e i responsabili degli organi di stampa, incentivandoli affinchè non diffondano la paura”.

Un affondo anche alle organizzazioni internazionali “che un giorno si e no no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di lá, la crisi ci sará perfino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011… un disastro”. “Dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perché di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo, distruggono la fiducia dei cittadini dell’Europa e del mondo”.

E ribadisce, come fatto nei giorni scorsi, che gli italiani sono con lui: “Gli italiani ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci. Gli italiani ne vengono fuori con un maggiore attaccamento a noi, alla nostra parte politica e a me personalmente. Io credo che gli italiani ci premino perché rispettiamo gli impegni assunti, questa è la vera moralità che abbiamo portato nella politica. Con il testo di questo decreto guardiamo al domani perché è un decreto di spinta all’economia”.

LE MISURE DEL PACCHETTO ANTICRISI

La cosiddetta “manovrina”prevede misure per circa 2 miliardi di euro tra tagli e nuovi prelievi. Tra queste la detassazione degli utili reinvestiti (la “Tremonti ter”) e i rimborsi per i piccoli azionisti (che salgono al 70,97% del valore nominale) e obbligazionisti Alitalia.

Arrivano anche i progetti di formazione per i lavoratori che altrimenti sarebbero costretti a stare in cassa integrazione. In via sperimentale per gli anni 2009-2010 i lavoratori già destinatari di trattamenti di sostegno al reddito di rapporto di lavoro possono essere utilizzati dall’impresa di appartenenza in progetti di formazione o riqualificazione che possono includere attività produttiva connessa all’apprendimento. Il provvedimento stabilisce anche che al lavoratore spetta a titolo retributivo la differenza tra trattamento di sostegno a reddito e retribuzione.

Prevista, inoltre, una riduzione del costo dell’energia per imprese e famiglie. Stanziati 190 milioni di euro per aumentare gli assegni legati ai contratti di solidarietà. Sempre in via sperimentale, per gli anni 2009-2010,- l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà è aumentato nella misura del 20% del trattamento perso a seguito della riduzione di orario nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2009 e 150 milioni di euro per l’anno 2010.

Aiuti per aprire un’attività, destinati ai lavoratori che altrimenti a causa della crisi sarebbero destinatari di trattamenti di sostegno a reddito. A questi lavoratori vengono estesi gli incentivi già previsti dalla legge per le imprese che assumono lavoratori licenziati o in cassa integrazione. L’incentivo è erogato al lavoratore destinatario del trattamento di sostegno al reddito nel caso in cui il medesimo ne faccia richiesta per intraprendere un’attività autonoma, avviare una microimpresa o per associarsi in cooperativa.

Decisa una procedura per sbloccare gli investimenti privati e per realizzare opere infrastrutturali urgenti. Al pari di quanto accade per calamità naturali, catastrofi o grandi eventi il governo potrà dichiarare lo stato d’emergenza e nominare un commissario delegato che sarà incaricato di sovraintendere alla realizzazione delle infrastrutture. Agli eventi eccezionali si aggiungono, dunque, gli interventi infrastrutturali, grandi opere, reti e altri investimenti, anche realizzati con capitale prevalentemente o interamente privato, per i quali ricorrano particolari ragioni di urgenza in riferimento allo sviluppo socio-economico del territorio e devono essere effettuati con mezzi e poteri straordinari.

Una norma velocizza i pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese per evitare che gli enti continuino ad accumulare debiti nei confronti dei privati. La norma stabilisce anche una responsabilità del funzionario che decide gli impegni di spesa.

Integrazione tra le banche dati dei ministeri dell’Economia e del Lavoro. I sistemi informativi del ministero dell’Economia e delle Finanze, del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, nonché dei soggetti ad essi collegati o da essi vigilati o controllati, sono senza oneri aggiuntivi utilizzabili in modo coordinato e integrato al fine di poter disporre di una base unitaria di dati funzionale ad analisi e studi mirati alla elaborazione delle politiche economiche e sociali.

Il decreto prevede anche nuove normative relativamente alla commissione di massimo scoperto. Sono nulle tutte le clausole contrattuali aventi ad oggetto la commissione di massimo scoperto e ogni altra clausola avente il medesimo scopo o finalità. Nell’articolo dedicato al contenimento del costo delle commissioni bancarie, c’è anche una norma secondo la quale per tutti gli assegni bancari versati in conto corrente la data di valuta e di disponibilità per il beneficiario non può superare i tre giorni lavorativi successivi alla data di versamento. Per tutti gli assegni circolari e i bonifici la data di valuta e di disponibilità non può superare un giorno. È nulla ogni pattuizione contraria.

In arrivo anche una norma di contenimento per stipendi e consulenze nelle società pubbliche. In pratica dovranno adeguarsi ai limiti che vengono posti in generale alle amministrazioni pubbliche.

I terremotati dell’Abruzzo riprenderanno a pagare le tasse ma a rate e da gennaio 2010. La ripresa della riscossione, sospesa con un’ordinanza dello scorso 6 giugno, avverrà senza sanzioni e interessi e attraverso 24 rate mensili. Gli adempimenti diversi dai versamenti dovranno essere effettuati entro marzo 2010. Sarà l’Agenzia delle Entrate a comunicare le modalità di versamenti e adempimenti.

Nelle città arrivano 1.250 militari in più a pattugliare le strade. Il piano per le città sicure viene inoltre prorogato dal 4 agosto fino al 31 dicembre. Il personale sarà a disposizione dei Prefetti delle province per l’impiego nei comuni dove si rende maggiormente necessario.

Misure anche per rafforzare la lotta ai paradisi fiscali. L’articolo 1 del decreto riguarda proprio il contrasto ai paradisi fiscali ed è prevista anche una norma sugli arbitraggi fiscali internazionali.

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