Obama: “Berlusconi è un grande amico”

di Redazione

Obama - Berlusconi (foto AP)WASHINGTON. “Oltre al fatto che a me il premier Berlusconi piace personalmente anche i nostri popoli si amano e hanno profondi legami e una profonda comunità di valori”.

Lo ha sottolineato il presidente americano Barack Obama durante la visita alla Casa Bianca del premier italiano Silvio Berlusconi.

“Berlusconi è un grande amico”, ha aggiunto Obama ed ora “i legami tra i due Paesi sono ora più forti”. “Abbiamo cominciato bene. Mi aspetto sempre dal premier Berlusconi una opinione franca e onesta”, ha detto ancora il presidente Usa che ha inoltre assegnato al Cavaliere il ruolo di “consigliere” sui rapporti con la Russia: “Gli ho chiesto consiglio su come approcciare i russi”.

Obama ha accolto Berlusconi alla Casa Bianca dicendogli “Great to see you, my friend!” (“E’ bello vederti, amico mio”) per poi rimanere a colloquio otre un’ora e mezza.

Fra i temi discussi il problema del carcere di Guantanamo, che gli Usa intendono chiudere e con l’Italia che ospiterà tre detenuti, il prossimo G8 dell’Aquila, che Berlusconi spera possa contribuire a sbloccare le trattative riguardanti il “Doha round”, i negoziati per il commercio mondiale da tempo in fase di stallo.

Obama ha sottolineato il “contributo cruciale” dato dall’Italia nella coalizione impegnata in Afghanistan nell’opera di stabilizzare il paese ricordando che l’Italia offre il suo contributo alla pace nel mondo su diversi settori del pianeta.

Il presidente americanosi è detto profondamente turbato per le violenze in Iran, aggiungendo che gli Stati Uniti rispettano la sovranità iraniana e sottolineando che devono essere rispettati la libertà d’espressione e il processo democratico. Obama ha specificato che gli Stati Uniti continueranno a perseguire un dialogo “duro e diretto” con Teheran.

Berlusconi ha detto di essere “legato a un giuramento di riconoscenza verso gli Stati Uniti, che hanno restituito al mio Paese la libertà dopo la seconda guerra mondiale: sono qui a collaborare con il presidente Obama, così come è successo in precedenza con i presidenti Clinton e Bush”.

Prima di ritornare in Italia, il premier si èrecato al Congresso per un incontro con la speaker della Camera Nancy Pelosi ed altri esponenti del parlamento Usa, esprimendo la sua gratitudine nei confronti degli “amici americani per quanto fatto per liberare l’Italia nella seconda guerra mondiale”.

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